“Del presidente Berlusconi, che oggi avrebbe compiuto 87 anni, mancano la sua gentilezza, educazione e pazienza”. In viaggio verso Paestum ( per la kermesse dedicata al Cavaliere scomparso) il senatore e coordinatore romano di Forza Italia Maurizio Gasparri, ricorda a Notizie.com l’uomo politico, ma anche il rapporto personale che lo legava all’ex presidente del Consiglio
La 3 giorni di Paestum che inizia oggi sarà a lui dedicata, perchè Silvio Berlusconi avrebbe compiuto 87 anni, e nel comune campano il popolo di Forza Italia si ritroverà per un ricordo, che ha detto il segretario azzurro Antonio Tajani, “non sarà nostalgico, ma guarderà al futuro, che invita ad andare avanti, a fare politica a far sì che Forza Italia sia protagonista dell’azione di governo”.
Una festa insomma, per la quale in questi mesi sono stati raccolti anche contributi, foto e cimeli. All’evento sono tanti gli ospiti attesi, non solo politici, come Giancarlo Giannini che leggerà il discorso che Berlusconi pronunciò al Senato. Presenti anche Al Bano e Katia Ricciarelli, loro parleranno del rapporto tra il Cavaliere e la musica. Ci sarà Adriano Galliani (in corsa a Monza nel seggio che fu proprio di Berlusconi); giornalisti come Toni Capuozzo, Augusto Minzolini, Paolo Del Debbio. Berlusconi lo ricorderanno anche la ministra Maria Elisabetta Casellati (prima donna alla presidenza del Senato), Rita Dalla Chiesa e Stefania Craxi, oltre al presidente della Fondazione Mezzogiorno Antonio D’Amato. E Marta Fascina? “Sarà lei a decidere se venire, la aspettiamo a braccia aperte”, aveva detto Tajani in occasione della presentazione della manifestazione.
E allora mentre era in viaggio verso Paestum, abbiamo intercettato al telefono il senatore e coordinatore romano di Forza Italia Maurizio Gasparri, e a lui abbiamo chiesto cosa manchi di Berlusconi alla politica, cosa vorrebbe o avrebbe fatto Berlusconi in questo governo o in Europa. E poi non poteva mancare anche il ricordo e l’emozione intima di chi Silvio Berlusconi lo ha conosciuto per anni da molto vicino. Ecco le sue parole.
“Il dolore è ancora forte dalla sua morte e il vuoto è incolmabile, come fosse venuto a mancare un terzo genitore. Avevo con lui un rapporto personale, per me è stata una figura di grande significato. Manca il suo tratto umano, era capace di ascoltare come poche persone. Era gentile, aveva pazienza ed educazione. Eppure, considerato il suo ruolo, avrebbe potuto a volte anche evitare di fare tante domande, di interessarsi a tante cose. Lo sentii al telefono il mercoledì precedente alla sua scomparsa. Mi chiese delle liste per le elezioni di Trento. Sempre sul pezzo, fino alla fine! Dalla sua morte abbiamo capito ancora di più che sulla guerra in Libia aveva avuto ragione lui e non Napolitano (pur nel rispetto del Presidente emerito di cui abbiamo celebrato i funerali di Stato lo scorso martedì). A Paestum lo celebreremo senza malinconia, ma pensando al futuro e alle sfide che attendono il governo e il Paese”.
“Rilanceremo il berlusconismo, faremo la riproiezione di come Forza Italia debba continuare ad animare il dibattito politico. Parleremo del nucleare, di come il Paese debba puntare su una maggiore autonomia energetica e iniziare a farlo subito, perchè se non si parte non si arriva! E poi punteremo l’attenzione, come avrebbe voluto Berlusconi, sull’esigenza che si pratichi di più una politica di pace, anche questa può infatti aiutare nelle tensioni che i mercati generali registrano”