Migranti, Tajani: “Nuovo patto: le ong li portino nei Paesi in cui battono bandiera”

“Noi vogliamo fare un accordo per un nuovo patto: le ong che battono bandiera tedesca o di altri paesi raccolgano i migranti e li portino nei loro paesi”. Lo ha detto, ospite da Bruno Vespa nella trasmissione 5 minuti su Rai 1, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani

“Noi vogliamo fare un accordo per un nuovo patto: le ong che battono bandiera tedesca o di altri paesi raccolgano i migranti e li portino nei loro paesi”. A dirlo, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a 5 minuti su Rai 1.

Migranti, Tajani sul nuovo patto con ong
Migranti, Tajani sul nuovo patto con ong, foto Ansa

“Quella che sta accadendo a Lampedusa “e’ una vicenda molto strana – premette – ieri sono arrivate 7 navi nelle acque intorno a Lampedusa, che battono tutte bandiera tedesca. Non possono pensare di prendere migranti e portarli in Italia. Se battono bandiera tedesca li prendono e li portano in Germania, questo e’ un fatto normale che dovrebbe accadere sempre”. C’e’ odore di propaganda elettorale?, ha poi domandato  Bruno Vespa. “Assolutamente si. Le Ong tedesche sono molto vicine al partito dei Verdi tedeschi e aiutano da tutti i punti di vista il partito. C’e’  interesse elettorale da parte di questo partito di governo”, questa è stata la risposta di Tajani. Insomma, in Germania, come in Francia, come in Italia, con le prossime europee del 2024 il tema immigrazione diventa fulcro di campagna elettorale. Oggetto di scontro dialettico tra schieramenti su fronti opposti, come anche di riposizionamenti all’interno della stessa coalizione.

Migranti, Tajani: “Nuovo patto: le ong li portino nei Paesi in cui battono bandiera”

Migranti, Tajani su nuovo patto con ong
Migranti, Tajani su nuovo patto con ong, foto Ansa

Lo sanno bene anche le principali forze di opposizione del nostro Paese, compresa quella guidata da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che poche ore fa sui social ha pubblicato un lungo post, dal tenore indubbio, nel quale attacca proprio il governo Meloni sul tema immigrazione. Queste le parole dell’ex presidente del Consiglio, “Ieri il governo di Giorgia Meloni, a Bruxelles, sull’immigrazione si è superato. Non bastano le promesse tradite e i fallimenti sin qui accumulati. Ieri il governo italiano ha rimediato una storica figuraccia che i nostri partner europei difficilmente dimenticheranno. Si è tenuto il Consiglio affari interni con all’ordine del giorno il ‘Regolamento crisi’– ha sottolineato Conte- un testo che aiuterebbe molto l’Italia e gli altri Paesi transfrontalieri ad affrontare situazioni di crisi caratterizzate da ingenti flussi migratori. Il testo in discussione prevede deroghe all’attuale regolamento di Dublino, facendo scattare ricollocamenti automatici tra tutti i Paesi europei”

Migranti, Conte sui social contro il governo: “Sovranisti d’accatto”

Giuseppe Conte contro Meloni sui migranti
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

È proprio quello che chiediamo da anni e che ci consentirebbe di non dover negoziare, in occasione di ogni sbarco, i ricollocamenti dei migranti solo tra i pochi Paesi che si rendono disponibili. Ieri poteva realizzarsi una svolta importante. – Ha proseguito ancora Giuseppe ConteSiamo sopraffatti da sbarchi quotidiani di centinaia di migranti. Stiamo raggiungendo numeri record. Il governo non sa che pesci prendere dopo tutte le stupidaggini sul blocco navale e sulle retate dei trafficanti lungo tutto il globo terracqueo. Scrivono ogni settimana nuove norme inutili e inefficaci. Ieri dall’Europa poteva arrivare una importante boccata d’ossigeno per l’Italia. Intendiamoci: l’approvazione non appariva affatto scontata. Ungheria e Polonia avevano già manifestato la loro ferma contrarietà al testo, al punto da bloccare i negoziati sull’intero pacchetto d’asilo. Ma era un’occasione importante per il nostro Governo: era questo il momento di far sentire forte la propria voce, di battersi come leoni”.

Se mai anche di osare l’introduzione di modifiche migliorative del testo originario. E il governo italiano che ha fatto? Niente. Non ha preso posizione. Avete letto bene. Il nostro ministro dell’Interno è rimasto lì, imbambolato tra i colleghi. Incerto se tradire gli amici ungheresi e polacchi o fare gli interessi della nostra nazione. Alla fine è filato via senza fiatare, alla chetichella. Si spacciano per patrioti. Si vantano di difendere gli interessi nazionali. Ma fateci il piacere: sovranisti d’accatto”. Ha concluso poi Conte nel suo post.

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