Scandalo Qatargate, importante svolta che vede come protagonista Antonio Panzeri: la decisione nei suoi confronti ora diventa ufficiale
Si ritorna a parlare nuovamente dello scandalo ‘Qatargate‘ dello scorso anno. In particolar modo della posizione riguardante l’ex eurodeputato del Partito Democratico, Antonio Panzeri. Secondo quanto riportato da fonti locali pare che il politico sia stato scarcerato. Ricordiamo che quest’ultimo è stato accusato di corruzione e riciclaggio di denaro. Uno scandalo che scosse il mondo del Parlamento europeo. Si trovava in carcere dal 9 dicembre del 2022 fino al 6 aprile di quest’anno. Si trovava agli arresti domiciliari.
La decisione è stata presa direttamente dalla magistratura di Bruxelles. A quanto pare lo hanno rilasciato in anticipo, anche se in regime di libertà condizionale. Ovvero? Non può lasciare il Paese in questione (il Belgio) e nemmeno avere rapporti con gli altri indagati. Sarebbe dovuto restare in carcere fino al 9 dicembre del 2023, ovvero un anno esatto dal suo arresto. Nel mese di gennaio (precisamente il 17) aveva deciso di patteggiare con la giustizia belga in cambio di una pena ridotta ad un anno di reclusione. In cambio delle sue confessioni.
Questa notizia è stata confermata anche dal portavoce della procura federale di Bruxelles. Lo stesso che ha spiegato di non essersi opposto alla decisione presa dalla Corte. La stessa che ha deciso di accogliere una istanza di scarcerazione che era stata presentata dalla difesa. Ricordiamo che ci sono altri italiani coinvolti in questo scandalo. Si tratta di Francesco Giorgi (compagno dell’ex europarlamentare Eva Kaili, anche lei indagata) e Andrea Cozzolino, ex eurodeputato del Partito Democratico (che lo ha sospeso dal gruppo politico).
Una notizia, quella della sua scarcerazione, che ha fatto subito il giro del mondo. A quanto pare alcuni parlamentati, appartenenti all’Unione europea, avrebbero ricevuto denaro e regalie. In cambio della difesa degli interessi del Qatar. Dalle prime indagini è emerso anche il nome di un altro Paese, quello del Marocco: quest’ultimo, infatti, avrebbe corrotto alcuni europarlamentari ed avrebbe mancato di rispetto dei diritti umani. Tra le persone arrestate figura anche il nome dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella e il responsabile dell’ong No Peace Without Justice, Niccolò Figà-Talamanca.