Migranti, esiste una droga che li fa camminare per tre giorni ed altrettante notti: ecco di cosa si tratta
Uno degli argomenti principali che non riguarda solamente il nostro Paese, ma tutto il mondo, non può che essere quello relativo ai migranti. Tanto è vero che il nostro governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, sta spingendo le Nazioni Unite e l’Unione Europea a darsi una mossa e cercare quanto prima una soluzione. Ovviamente prima che la situazione possa degenerare da un momento all’altro. In questi ultimi giorni ci sono stati altri sbarchi sull’isola di Lampedusa.
L’hotspot è ritornato ad avere numeri “normali” (dopo che è stato al collasso per via delle troppe presenze di uomini, donne e bambini). Nel frattempo, però, spunta una nuova clamorosa ed importante vicenda che vede come protagonisti proprio i migranti. Ovvero coloro che, per giorni, attraversando le acque per lasciare il loro paese e raggiungere quello più vicino. Il più delle volte proprio l’Italia. A quanto pare, a coloro che si trovano sui barchini, viene somministrata una droga. Ecco di cosa si tratta.
Secondo quanto riportato da uno degli ultimi reportage che portano la firma della ‘Rai‘, pare che sulla rotta balcanica molto spesso i migranti non hanno a disposizione né acqua e ne cibo per affrontare il viaggio. In molti si sono chiesti come facciano per poter andare avanti e proseguire il viaggio della speranza. A quanto pare, tutto questo, ha un nome e si tratta del ‘Captagon‘. Per chi non lo conoscesse si tratta di uno psicostimolante sintetico.
Questa sostanza stupefacente la utilizzano i trafficanti di esseri umani. Sono proprio loro, infatti, che la danno ai migranti per affrontare il viaggio. Una droga che, man mano, si sta espandendo sempre di più nel Medio Oriente. Tanto è vero che (riportano quotidiani e media locali) la utilizzano anche i combattenti dell’Isis ed in guerra. Cosa ha di “speciale”? Non fanno sentire la paura, né la fame e nemmeno il sonno.
Non solo: alcuni affermano che rendono le persone ancora più spietate. I migranti, in questo caso, la utilizzano solamente per disperazione. Soprattutto quanto stanno per finire le proprie energie. Allo stesso tempo, però, c’è da segnalare anche un’altra cosa: ovvero che l’assunzione di questa sostanza potrebbe risultare anche mortale.