In Italia ennesimo femminicidio. Una donna è stata uccisa in casa e il suo corpo è rimasto in casa per dieci giorni. Alla fine il killer ha confessato.
Ha ucciso la madre e ha tenuto il corpo senza vita della donna nascosto nell’armadio per dieci giorni prima di confessare l’omicidio. Questa terribile storia è successa nel quartiere Primavalle a Roma.
Stando a quanto riferito da La Repubblica, è stato direttamente il 59enne a confessare l’omicidio ai carabinieri e anche svelare cosa lo ha portato ad uccidere la madre. Sono in corso, comunque, tutti gli approfondimenti del caso.
La ricostruzione di quanto successo è al vaglio degli inquirenti, ma la confessione dell’uomo ha chiarito sia la dinamica che le tempistiche di questo omicidio. Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, la tragedia è avvenuta nella giornata del 20 settembre mentre la donna stava preparando il caffe.
Il 59enne ha impugnato un coltello e sferrato tre fendenti al collo senza che la vittima si potesse difendere perché girata di spalle. Il corpo, poi, è stato messo in un sacco e nascosto nell’armadio della camera da letto fino a questo sabato quando il forte odore ha portato l’uomo a confessare l’omicidio. Gli inquirenti hanno ascoltato anche i vicini, che hanno ammesso di non aver sentito urla negli ultimi giorni e per la puzza hanno pensato a qualche animale presente nel palazzo e per questo motivo non hanno chiamato i soccorsi.
“C’era troppo cattivo odore e non sapevo cosa fare. Non avevo idea di come tenerla nascosta“, così il 59enne ai carabinieri, che appena arrivati nell’appartamento si sono trovati davanti ad un quadro assolutamente drammatico. L’uomo agli inquirenti ha svelato anche il motivo che ha portato a compiere questo gesto: “Avevo un debito di tremila euro con il condominio e non sapevo come dirglielo“.
Naturalmente questa versione è al vaglio dei militari e sono in corso tutti gli accertamenti per capire se in passato tra i due c’erano stati altri litigi oppure nulla faceva presagire ad una tragedia simile.