Omicidio Tupac Shakur, importante svolta nelle indagini dopo quasi 30 anni dall’episodio: una persona è stata arrestata
Era il 13 settembre del 1996 quando uno dei rapper più famosi negli Stati Uniti D’America (e non solo) come Tupac Shakur venne ucciso con un’arma da fuoco. Il cantante si trovava a bordo di un’auto quando venne raggiunto da quattro colpi di pistola. Cercò di lottare, ma dopo meno di una settimana il suo cuore smise di battere per sempre. Le ferite che aveva riportato erano troppo importanti. Aveva solamente 25 anni. Sono passati esattamente 27 anni da quella terribile vicenda che aveva sconvolto un Paese intero.
Dopo quasi 30 anni, però, c’è da segnalare una importantissima svolta in merito a quanto accaduto. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente la polizia di Las Vegas. Gli agenti, infatti, nelle ultime ore hanno dichiarato di aver fermato un uomo, accusato dell’omicidio del rapper. Il sospettato, che è stato sottoposto a fermo, si chiama Duane “Keffe D” Davis, ora 60enne.
Sono state tantissime, fino a questo momento, le indagini che hanno visto collaborare sia la polizia di Las Vegas che quella di Los Angeles. Senza dimenticare anche la partecipazione delle forze dell’ordine federali. Fino a questo momento, infatti, nessuno era mai finito in manette per quanto successo al cantante.
Tupac Shakur, svolta nelle indagini: fermato un sospettato del suo omicidio
Una notizia che, con il passare del tempo, si è diffusa in tutto il Paese. A riportarlo anche l’emittente televisiva “CNN“. Nel mese di luglio gli agenti avevano fatto irruzione nell’abitazione di sua moglie. Durante la perquisizione era stato sequestrato un libro scritto proprio da Davis in cui ammetteva di essere “uno dei due unici testimoni dell’agguato” contro il rapper. Nessuno, fino a questo momento (nemmeno investigatori indipendenti), era riuscito a dare una svolta in queste indagini.
Tanto è vero che erano state diffuse tantissime di quelle teorie su chi avesse potuto uccidere il rapper. Si era parlato, addirittura, che il suo omicidio fosse una messinscena dello stesso rapper per sottrarsi dai riflettori e dai tanti problemi determinati dalle faide musicali. Non solo: si ipotizzò anche di un possibile ruolo della banda dei Crips nella sparatoria. Su ordine di altri suoi colleghi della musica come Notorious B.I.G., Puff Daddy e altri appartenenti alla East Coast.
