Acquista la droga dello stupro in rete, ma la decisione finale da parte del giudice fa molto discutere: non sono mancate affatto le polemiche
Qualche mese fa aveva acquistato, online, delle quantità importanti di stupefacenti. Vale a dire la “droga dello stupro“. La decisione finale, quella presa dal giudice, però sta facendo molto discutere. L’uomo in questione, infatti, è stato assolto. Motivo? Il fatto non sussiste. Non solo: queste sostanze (sempre secondo quanto riportato dai giudici) servirebbero per poter alleviare i suoi problemi psichici. Nemmeno a dirlo che questa sentenza sta già facendo discutere.
Una decisione che arriva direttamente dal tribunale di Roma. La camera di consiglio è durata pochissimi minuti. Il “colpevole” in questione è Giuseppe Gnozzi, anni 31, artista concettuale. L’uomo ha acquistato della gamma-butirrolattone (Gbl) per i suoi seri problemi mentali. A quanto pare ne soffre da quando era un bambino. Tanto è vero che ha provato ad essere preso in carico dal sistema sanitario nazionale. Per fare chiarezza su questa vicenda bisogna andare indietro di un bel po’ di tempo.
Tra il giugno ed il luglio dello scorso anno le forze dell’ordine di frontiera, all’aeroporto di Fiumicini, intercetta due scatole. Le stesse che provenivano dall’Olanda ed indirizzate proprio al 31enne. All’interno di questi due colli erano presenti quattro flaconi di un potente narcotico. Stiamo parlando di un lito e mezzo puro al 91%. Per Gnozzi partono le accuse di detenzione ai fini di spaccio. Alla fine del mese di novembre viene disposto il processo immediato per l’artista.
Per lui scattano gli arresti domiciliari. Anche se non li rispetta affatto. Lo dimostrano i tantissimi “selfie” che l’uomo posta sui social. In luoghi molto diversi dalla sua abitazione. Ed è per questo motivo che viene trasferito nel carcere di Regina Coeli. Anche se la vita carceraria non fa per lui. Gli suggeriscono un nuovo trasferimento ad un Rems, anche se non c’è posto. Successivamente fuoriesce che di questo Gbl, lo stesso Gnozzi ne fa un suo “autocurativo“. Con l’obiettivo di calmare i suoi demoni e dormire tranquillo.
Per la difesa non ci sono dubbi: il suo intento non era né quello di spacciare né altro. Anche perché la droga l’ha acquistata con la sua carta di credito. Risultato? Assolto. Come riportato in precedenza, però, questa decisione ha scaturito non poche polemiche. Non è finita qui visto che, nel gennaio del 2024, dovrà essere di nuovo giudicato per stalking. Segno del fatto che, comunque, continuerà a rimanere dietro le sbarre.