In una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto l’esponente di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza
Tanti gli argomenti che ha affrontato Carlo Fidanza. L’esponente di Fratelli d’Italia si è soffermato sulla vittoria di Fico in Slovacchia. Queste sono state alcune delle sue parole rilasciate al ‘Corriere della Sera‘: “Bisogna capire quale tipo di coalizione riuscirà a creare e, soprattutto, quali saranno gli aspetti programmatici. Le stesse che riguardano le politiche economiche, migratorie ed anche l’atteggiamento nei confronti dell’Ucraina“.
Il capodelegazione di Fdi al Parlamento europeo ha parlato anche dell’annuncio di togliere il sostegno nei confronti dell’Ucraina: “Bisognerà vedere molte cose. In primis se Fico ha bisogno di altri partner. Per mesi la sinistra ha puntato il dito contro di noi visto che ha cercato di imputarci le posizioni di Orban, adesso hanno un problema dentro la famiglia socialista. Un tema che adesso si affronterà sul tema politico. Chiediamoci, piuttosto, perché milioni di cittadini seguono questa linea. In particolar modo nell’Europa centrale e nell’Est“.
Tensione tra Varsavia e Kiev, Fidanza fa il punto della situazione
Poi ha continuato dicendo: “La seguono perché sono dipendenti dal gas russo. Per questo noi, come Europa occidentale, ce ne siamo fatti poco carico. Tutto questo tende a generare un malessere non indifferente. Soprattutto anche per quanto riguarda la questione dell’inflazione altissima“.
Sulla Polonia che ha deciso di non fornire più nessun tipo di aiuto a Kiev fa sapere: “Hanno fatto uno sforzo importante dal punto di vista economico militare e dell’accoglienza. C’è stata tensione sulla questione del grano. Risposta Ue? Limitata e tardiva. Credo che alcune rudezze, nelle parole di Zelensky, debbano essere rimodulate. La guerra sta durando più del previsto, ma questo non significa che dobbiamo venire meno ai nostri impegni“.
In conclusione ha svelato anche quali sono i rapporti attuali con il Pis (Diritto e Giustizia): “Sono buoni. Spero che le tensioni che riguardano Varsavia e Kiev siano appianate con un reciproco sforzo di convergenza”.