Il padre di una delle ragazze disperse dopo l’incendio che ha devastato la discoteca di Murcia all’alba di domenica ha riprodotto l’audio inviato dalla figlia su WhatsApp alla madre durante quegli attimi di terrore
L’incendio che ha colpito tre locali notturni nella città di Murcia nel sud della Spagna ha portato ad un terribile bilancio di dolore e domande senza risposta. Sono le 6:06 del mattino di domenica 1° ottobre 2023, una giovane donna di 28 anni ha appena inviato un messaggio vocale drammatico tramite WhatsApp a sua madre dicendo: “Mami, la amo, vamos a morir. Mami, la amo” (Mamma, ti amo, stiamo per morire). Attorno a lei il fumo e le fiamme stavano divampando, le luci sono spente trasformando quella che era stata una discoteca vivace con musica e balli in una trappola mortale.
Mentre la ragazza registrava il suo commovente messaggio d’addio, si sentivano anche le grida degli altri presenti che cercavano disperatamente di fuggire dalle fiamme. A riportare il tutto suo padre, Jairo, parlando con i giornalisti fuori dalla discoteca, ha dichiarato: “Non ci dicono nulla, non sappiamo se è tra le vittime, era venuta con il fidanzato“. L’incendio ha causato tredici vittime accertate, sedici dispersi e quattro feriti. Al momento dell’incidente c’erano ancora centinaia di persone nei tre locali notturni. L’incendio è iniziato nel secondo piano della discoteca La Fonda, frequentata soprattutto dalla comunità latina, e si è poi esteso agli altri due locali vicini.
Le autorità ritengono che tutte le vittime si trovassero nella prima discoteca, in particolare nel “box 18 Vip” del secondo piano, dove si stava festeggiando un compleanno. Si sospetta che un corto circuito possa essere stato la causa dell’incendio, ma le indagini sono ancora in corso. Il sindaco di Murcia, Josè Ballesta, ha dichiarato: “Se sono state violate delle norme, faremo giustizia“. Nel 2009 un altro incendio aveva coinvolto uno dei locali notturni, il Teatre, a causa di un corto circuito e molti si domandano come sia stato possibile che una situazione simile si sia ripetuta.
Molte domande rimangono senza risposta riguardo a come sia stato possibile che chi si trovava nei piani superiori si sia ritrovato intrappolato e perché non sia stato possibile evacuare il locale in tempo per salvare vite umane. La puzza di fumo e le prime richieste alla sicurezza di spiegazioni, poi quelle luci che si spengono mentre divampa l’incendio con i ragazzi costretti a scappare utilizzando le torce del telefono mentre nessuno si preoccupava di loro. L’incendio ha causato una tragedia senza precedenti a Murcia, le autorità stanno facendo tutto il possibile per fare luce su quanto accaduto e per rendere giustizia alle vittime e alle loro famiglie ma in queste ore anche le ricerche sono complicate dai danni strutturali causati dall’incendio che potrebbero provocare il crollo degli edifici interessati.