L’esponente di Forza Italia era imputata nel Maxi-processo “mensa dei poveri”: nel 2019 era finita agli arresti domiciliari
Condanna esemplare e senza alcuna possibilità di scamparla. L’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata condannata dai giudici del tribunale di Milano a quattro anni e due mesi nel processo che è stato ridefinito “Mensa dei poveri” che, oltre alla Comi, vedeva imputati illustri tra cui politici e imprenditori per un clamoroso giro di tangenti.
La Comi, che è stata difesa dall’avvocato Gian Piero Biancolella, era già finita agli arresti domiciliari nel novembre del 2019, poi e furono revocati, con l’accusa di “corruzione, false fatture e truffa ai danni dell’Unione europea per circa 500 mila euro” il motivo era per assegnare corsi di formazione dei dipendenti di Afol, agenzia per la formazione, orientamento e lavoro.
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