In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto il primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci. Quest’ultimo ha affrontato il tema riguardante i migranti
Uno degli argomenti maggiormente discussi nel nostro Paese non può che essere quello relativo alla situazione dei migranti. Lo stesso che sta scatenando non poche polemiche. Sia in Italia, ma soprattutto in tutta l’Europa. Con i dietrofront da parte della Germania e dei piccoli passi in avanti della Francia. Nel frattempo, però, sulle coste italiane (in particolar modo a Lampedusa, in Sicilia) continuano a verificarsi sbarchi di migranti. Uomini, donne e bambini che fuggono dai loro Paesi alla ricerca di fortuna ed altro.
In merito a quanto sta accadendo ha voluto esprimere la sua idea anche Matteo Ricci. L’attuale sindaco della città di Pesaro ha rilasciato una importante intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica“. A dire il vero si tratta di una vera e propria idea nata con il resto dei sindaci di centrosinistra del nostro Paese. Ovvero quella di dare asilo ai migranti. Solamente a quelli che fuggono per fame. Tanto è vero che è pronto a lanciare una vera e propria petizione in merito.
Sempre nel corso dell’intervista al noto quotidiano il sindaco Ricci ha accolto, con grande entusiasmo, l’idea che è stata lanciata in primis da parte del presidente emerito della Consulta, Giuliano Amato. Queste sono alcune delle sue parola a riguardo: “Ha ragione, chi arriva nelle città rischia di diventare un fantasma: per noi. una vera emergenza. Questo è il nostro grido di dolore”.
Poi ha continuato dicendo: “Nelle città i migranti rischiano di diventare fantasmi, senza documenti e senza diritti. Noi sindaci del centrosinistra lanceremo una petizione affinché questo diritto d’asilo sia esteso anche a chi scappa per fame e povertà. Proprio come lo ha ribadito pochi giorni fa Giuliano Amato“.
Sempre nel corso dell’intervista l’attuale presidente di Ali (ovvero l’associazione delle autonomie locali) ha voluto ricordare anche i suoi nonni. Gli stessi che sono emigrati in Belgio. Tanto è vero che, nel suo ufficio, ha un qualcosa che apparteneva proprio al nonno: “Ho conservato la lampada che usava quando lavorava in miniera. La tengo in ufficio per non dimenticare quello che ha fatto“.
In conclusione ci ha tenuto a ribadire che è pronto per l’accoglienza dei migranti e che, allo stesso tempo, è favorevole all’aumento dei flussi regolari. Di questo (e molto altro ancora), come ha annunciato sul suo account ufficiale social di Facebook, ne parlerà al ‘Festival delle Città’ che si terrà a Roma a partire dalla giornata di domani, martedì 3 ottobre, fino a giovedì 5.