“Giorgia Meloni la smetta di alimentare lo scontro istituzionale che danneggia il Paese. La smettano di cercare un nemico al giorno per nascondere le proprie responsabilità”. Così la segretaria Pd Elly Schlein contro le parole del presidente del Consiglio. Meloni sui social si è definita “basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania”
La settimana politica si apre esattamente come si era chiusa.
Il dibattito sui migranti si infiamma a maggior ragione dopo la decisione assunta lo scorso 29 settembre dal Tribunale di Catania, con la giudice Iolanda Apostolico, che non ha convalidato il fermo di quattro profughi ospiti del centro di Pozzallo perché il provvedimento “difetta di ogni valutazione su base individuale delle esigenze di protezione manifestate, nonché della necessità e proporzionalità della misura”. Era stato infatti accolto il ricorso di alcuni migranti sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi portati nel nuovo centro di Pozzallo. Dal Tribunale di Catania in sostanza il recente decreto del governo è stato giudicato come “illegittimo in più parti”.
La notizia era stata anticipata dal quotidiano La Repubblica e il Viminale aveva poi fatto sapere che avrebbe presentato ricorso contro la decisione di non convalidare il trattenimento dei tre migranti. Questa mattina poi, ad alzare l’asticella della tensione tra maggioranza e una parte delle opposizioni, come tra governo e una parte della magistratura ci hanno pensato le parole apparse su Facebook del premier Meloni che si definiva “basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania”. Poco dopo altre due note, dure e circostanziate, quella del vicepremier Matteo Salvini e quella della la senatrice Erika Stefani, capogruppo della Lega in commissione Giustizia a Palazzo Madama. “La Lega al Senato presenterà un’interrogazione al ministro della Giustizia per approfondire la vicenda del giudice che non ha convalidato il fermo di migranti nel centro richiedenti asilo di Pozzallo. Alla luce delle informazioni lette oggi sui giornali, che riferiscono di petizioni da parte del magistrato contro Salvini ministro dell’Interno e campagne pro Ong, non vorremmo sia stata fatta una scelta ideologica. Nella nostra Repubblica è lecito avere opinioni politiche e poterle esprimere liberamente, ma questo non può succedere in un tribunale, dove i giudici devono rispondere soltanto alla legge”.
Notizie.com ha contattato la senatrice Stefani che per ora rimanda ad altri commenti, solo quando il lavoro sulla stesura della interrogazione sarà completato. Probabile che già domani si possa conoscere qualche dettaglio in più, “Occorre studiare e fare le cose per bene”. Ci ha detto chiudendo la telefonata con noi la senatrice leghista. Nel frattempo, poco prima dell’ora di pranzo Elly Schlein, segretaria Pd, replicava così alle parole social del presidente del Consiglio, “Giorgia Meloni la smetta di alimentare lo scontro istituzionale che danneggia il Paese. La smettano di cercare un nemico al giorno per nascondere le proprie responsabilità. Se cercano responsabili del disastro sull’accoglienza si guardino allo specchio: è la destra che scrive leggi palesemente incostituzionali e poi se la prende con i giudici che fanno il loro lavoro. È la destra che ha messo la firma su tutte le leggi che hanno prodotto questo caos, come la Bossi-Fini che alimenta l’irregolarità, è sempre la destra che non ha mai contrastato il regolamento Dublino lasciando l’Italia più sola, per allearsi con Polonia e Ungheria che di solidarietà non ne vogliono sapere”.
In “difesa” di Meloni, lo stato maggiore del partito e i capigruppo alla Camera e in Senato di Fratelli d’Italia. Queste le parole di Lucio Malan.