In una intervista che ha rilasciato alla ‘Stampa’ è intervenuto il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga
Se non è un allarme allora davvero poco ci manca in merito alle ultime dichiarazioni che arrivano direttamente da Massimiliano Fedriga. L’attuale governatore della regione Friuli Venezia Giulia è attualmente impegnato in merito al secondo “Festival delle Regioni“. In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” ha precisato: “C’è un divario sociale che sta aumentando con l’inflazione, dobbiamo stare attenti perché il Paese rischia seriamente di impoverirsi”.
Allo stesso tempo, però, il politico lancia la sua idea: “Voglio proporre un patto tra le forze politiche, amministratori e imprenditori”. Non solo: per poter combattere la crisi del potere d’acquisto di quella fascia della popolazione sempre più ampia e preoccupata (in particolar modo a quelli che fanno fatica a mettere il piatto a tavola alla fine del mese) ha precisato: “Vogliamo trovare un patto di stabilità che trovi condivisione tra tutti gli attori del Paese.
Gli stessi che si possano rendere protagonisti per una migliore capacità di spesa dei cittadini. Auspico che tutti si possano mettere in discussione per arrivare a un fronte comune che fronteggi la crisi, indipendentemente dall’appartenenza politica”.
Nel frattempo ha dichiarato di essere totalmente favorevole in merito al progetto di legge che porta la firma del ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. Questo il suo pensiero a riguardo: “Spero che trovi applicazione il più presto possibile. Nel frattempo diciamo che si sta già dimostrando come quando le regioni riescono a esercitare le proprie competenze migliorano le risposte ai cittadini“.
In conclusione, il presidente della Conferenza delle Regioni, ha aggiunto dicendo: “Per quanto riguarda la questione della sanità mi sembra fin troppo chiaro che deve ottenere maggiori finanziamenti a livello nazionale. Ed è per questo motivo che servirebbe una grande riforma sanitaria e un nuovo approccio al servizio sanitario da parte di tutti”.