Ventimiglia, Berrino (FdI) a Notizie.com: “Cittadini arrabbiati, chiedono risposte immediate”

È fuori discussione che venga fatto. Ma cosa succederebbe se l’Italia facesse quello che la Francia fa con noi e con la Slovenia?”.

Si chiede Giovanni Berrino, del Comitato parlamentare immigrazione al Senato per Fratelli d’Italia, dopo la visita di oggi, lunedì 2 ottobre, del ministro dell’Interno a Ventimiglia. “Non verrà fatto, e questo dimostra che l’Italia è un Paese molto accogliente. I Paesi europei dovrebbero prendere esempio da quello che noi facciamo per i migranti che arrivano via terra e via mare”. 

Ventimiglia, Berrino (FdI) a Notizie.com: "Cittadini arrabbiati, chiedono risposte immediate"
Ventimiglia, Berrino (FdI) a Notizie.com: “Cittadini arrabbiati, chiedono risposte immediate” (Ansa Foto) – notizie.com

Senatore, questa mattina Piantedosi è stato accolto con una protesta dei cittadini di Ventimiglia.
Ho partecipato al Comitato di sicurezza pubblica e vivo la vicenda della frontiera di Ventimiglia tutti i giorni. È comprensibile che le persone siano stufe di vivere in una situazione di degrado. In particolare chi ha un’attività commerciale o turistica, è stanco che la città venga additata come un posto dove non si può più vivere. Anche il ministro ha dichiarato che è necessario pensare all’accoglienza a Ventimiglia, quindi ha ben chiara la situazione. Ha parlato anche dell’aumento dei controlli delle forze dell’ordine e della collocazione del Cpr”;

Qual è la situazione che si vive a Ventimiglia?

Qui i cittadini chiedono una soluzione immediata, ed è chiaro che siano arrabbiati. Non è bello vedere decine di agenti della gendarmerie posizionati con i loro mezzi subito dopo la frontiera francese: dà un senso di non libertà alle persone comuni che viaggiano e subiscono controlli e ritardi continui dei treni a causa della gendarmerie alla ricerca di migranti. Tutto questo non contribuisce a stemperare la tensione della popolazione di Ventimiglia”;

Le associazioni di commercianti non vogliono un Cpr a Ventimiglia.
“Piantedosi ha dichiarato che il Cpr non sarà a Ventimiglia, ma che lì si potenzierà l’accoglienza. È chiaro che le persone (migranti ndr.) non possano essere lasciate a se stesse sotto i ponti o negli angoli delle strade. Ciò ovviamente, avrà sempre a che fare con la volontà di rimanere nei centri di accoglienza o di non scappare dai Cpr”;

Migranti a Ventimiglia
Migranti a Ventimiglia (Ansa Foto) – notizie.com

Come si risolve la situazione?
Si risolve con i dieci punti decisi con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nei quali è compreso il blocco navale sulle coste del Nord Africa, perché è chiaro che una volta partite, queste persone non possano essere lasciate in mare. Questo, coniugato con una modifica del Patto di Dublino II, delle regole dei Paesi europei sull’accoglienza, può allentare il problema su Ventimiglia. Resta poi la questione della rotta balcanica, anch’essa numericamente importante”;

Veniamo alla sentenza della giudice Apostolico, che ha rimesso in libertà quattro migranti. Dal governo e dai partiti di maggioranza ci sono state molte polemiche. La magistrata ha dichiarato: “Non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale”.
Le questioni giuridiche sono facili da dimostrare. Ci sarà un organo superiore della magistratura  (la Cassazione ndr.) a cui fare ricorso che valuterà le ragioni giuridiche della sentenza. Invece sulle questioni personali nessuno può dir nulla, se non chi le fa proprie. Vediamo cosa succederà con il ricorso”;

La premier Meloni ha definito “incredibili” le motivazioni della giudice.
Io le ho lette e sono particolari le motivazioni per cui i migranti hanno detto di aver diritto ad essere considerati rifugiati. Si parla di questioni familiari tra uomo e donna, di essere rincorsi dai creditori, o dai cercatori d’oro. Queste motivazioni hanno poco a che fare con lo status di rifugiato. I casi in cui lo straniero arriva in Italia sono determinati anche seguendo la definizione europea di rifugiato. Bisogna rifarsi alle norme, altrimenti sarebbe semplice in tutto il mondo essere un rifugiato”. 

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