In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” è intervenuto l’esponente di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Quest’ultimo si è soffermato sul tema relativo ai migranti
Uno degli argomenti principali del nostro Paese, da almeno un bel po’ di mesi, non può che essere quello relativo alla questione dei migranti. Proprio nel cuore della notte, di questo martedì 2 ottobre, nell’isola di Lampedusa si sono verificati altri sbarchi. Una situazione che, comunque, allarma sempre di più. Soprattutto dopo il duro sfogo da parte della premier, Giorgia Meloni, che ha puntato il dito contro il giudice di Catania per una decisione che ha spiazzato davvero tutti.
Questa è una parte del suo post pubblicata sulla sua pagina ufficiale di Facebook: “Sono rimasta basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania, che con motivazioni incredibili (“le caratteristiche fisiche del migrante, che i cercatori d’oro in Tunisia considerano favorevoli allo svolgimento della loro attività”) rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro (compito che non spetta alla magistratura) e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto“.
In merito a questo tema ha voluto esprimere il proprio pensiero anche un suo braccio destro. Ovvero l’esponente del partito ‘Fratelli d’Italia‘, Giovanni Donzelli. Il politico ne ha parlato in una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa” dove ha voluto puntare (ancora una volta) il dito contro il mondo della sinistra. Non si tratterebbe affatto del primo attacco da parte sua, ma in questa occasione davvero non le ha mandate a dire.
Queste sono alcune delle sue parole in merito a quanto sta accadendo nelle ultime ore, soprattutto dopo la sentenza emanata da parte del giudice di Catania in merito ai migranti: “Non spetta ai singoli magistrati stravolgere le decisioni del governo”. Allo stesso tempo ha continuato dicendo: “Credo che sia inopportuno che un magistrato cerchi di fare delle scelte politiche al posto della politica”.
Poi ha voluto chiudere, una volta e per tutte, questo argomento aggiungendo: “I giudici, anche i più stimabili, non sono stati scelti dal popolo, non sono chiamati a fare scelte politiche“. In conclusione si è soffermato sulla sinistra, ancora una volta al centro di polemiche: “Da sempre tendono a perdere le elezioni e poi cercano delle scorciatoie per vie giudiziarie”.