Una situazione problematica e che genera inevitabilmente un pericoloso effetto collaterale che non fa altro che alimentare le tensioni
Il tema dei Taxi a Roma è sempre fortemente dibattuto. Tantissime sono le persone che, in particolare dalla stazione di Roma Termini, aspettano un’auto per raggiungere le loro destinazioni. I passeggeri sono stretti in fila con le loro valigie in mano, chi con i sandali e chi con l’abito da lavoro per una riunione o un colloquio. In molti non possono attendere all’infinito, e per questo intervengono i cosiddetti ‘tassisti abusivi’, che nei giorni dove la domanda supera di molto l’offerta dei taxi regolari, fanno una scorpacciata di passeggeri.
La loro strategia è semplice: li sentono, li intercettano e si avvicinano perché capiscono che quel potenziale cliente ha fretta. Ecco nel dettaglio quanto riportato da Il Messaggero. Attraversato il piazzale si arriva al “taxi”: è un’Opel grigia come tante altre, non ha nessuna scritta e nessuna sigla. «Si sieda davanti», invita subito l’uomo. «Ma lei che tassista è?», «Uno come tanti, lavoro con le grandi “manifestazioni”». «Ma perché – replichiamo – che manifestazioni ci sono oggi a Roma?». «Nessuna, ma l’ha vista anche lei quanta gente c’è», «E dunque lei lavora di più?». «Beh non mi lamento, faccio qualche ora, siamo in otto come me, un tempo avevamo una cooperativa poi si è sciolta, ci conoscono tutti che crede. Alla stazione siamo controllati, ci sono le telecamere, per esempio – dice – se un cliente scorda qualcosa a bordo mi trovano subito, invito sempre le ragazze a fare attenzione con chi salgono che non si sa mai».
Caos taxi a Roma
Mancano però gli elementi fondamentali di un taxi: dov’è la licenza, il numero di matricola, dov’è il tassametro? All’interno di queste auto manca tutto questo. «Ma lei lavora molto?». «Dipende, alla fine mi organizzo, in questo periodo ci sono tanti turisti va bene, faccio qualche ora e poi torno a casa».
Il viaggio parte dalla stazione di Roma Termini fino ad arrivare all’Eur, quasi dall’altra parte della città. In totale dura un’ora. Una volta arrivati, fa specie la ricevuta di questi tassisti abusivi. È una di quelle che si vedevano un tempo, con sopra il logo di Roma Capitale, il percorso e la tariffa – predeterminata – a 70 euro. Costo decisamente esagerato. Infatti tutto il percorso con un tassista regolare, la corsa sarebbe costata esattamente venti euro e venti centesimi. Più del triplo il prezzo con un abusivo. Utilizzando queste strategie riescono spesso a far cadere nella loro trappola soprattutto i turisti malcapitati.
