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Esteri

Usa, voto storico alla Camera. McCarthy destituito come speaker dai trumpiani

Published by
Leonardo Marcucci

Dissenso interno nel Partito Repubblicano degli Stati Uniti, che ha rimosso Kevin McCarthy dal ruolo di speaker della camera

Kevin McCarthy, ex speaker della Camera degli Stati Uniti, è stato silurato dalla corrente trumpiana dei repubblicani, tramite una mozione di sfiducia conclusa al fotofinish.

Kevin McCarthy – Notizie.com

E’ la prima volta nella storia degli States in cui uno speaker della Camera statunitense viene rimosso in seguito ad un’iniziativa del suo stesso partito.

McCarthy non si pente

McCarthy è stato accusato dai suoi stessi colleghi di partito di aver collaborato con i democratici, per tentare di fermare lo shutdown, ovvero la limitazione delle attività del governo federale. Eletto speaker, ovvero sostanzialmente presidente della Camera, soltanto nove mesi fa, McCarthy aveva trionfato dopo un lungo percorso di attriti interni al partito, gli stessi che ne hanno poi decretato la recentissima disfatta. Deputato dal 2007, l’ex speaker ha attualmente 58 anni. La votazione è stata alquanto combattuta e, paradossalmente, a sostenere McCarthy è stato l’intero partito democratico e soltanto otto dei Repubblicani votanti. Il risultato? 216 voti favorevoli alla rimozione, contro i 210 contrari. Una rimozione storica, che fa emergere prepotentemente le conseguenze che l’ala radicale del Partito Repubblicano ha generato dall’interno.

L’ex presidente degli USA, Donald Trump (Ansa Foto) Notizie.com

Dopo il sollevamento dall’incarico, McCarthy si è presentato in conferenza stampa, dove ha rivendicato orgogliosamente le sue azioni. Difatti, l’ex speaker ha affermato di non essersi affatto pentito di aver negoziato con i democratici. In più, ha anche confermato le indiscrezioni che affermavano che non si sarebbe più candidato: “Mi hanno insegnato a risolvere i problemi non a crearli”. Ecco poi l’attacco alla fascia di Repubblicani che ne ha sancito l’estromissione: “Si tratta di un attacco personale. Loro non sono veri repubblicani. Non sono del partito di Reagan”. Non poteva mancare qualche parola di dissenso nei confronti dell’amministrazione dem di Joe Biden “Muoiono più americani al confine tra Stati Uniti e Messico che ucraini nella guerra contro la Russia”, il che, spiega, è anche il motivo per cui, nella nuova legge di bilancio da lui proposta, sono stati eliminati i fondi di aiuto all’Ucraina: “La Casa Bianca non può continuare ad ignorare il dramma per gli americani al confine.

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Leonardo Marcucci