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Cronaca

Cannabis light, la decisione del Tar fa discutere: gli ultimi aggiornamenti

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Cristiano

Cannabis light, la decisione del Tar sta facendo molto discutere: arrivano gli ultimi aggiornamenti di questa vicenda 

Arrivano importanti novità per quanto riguarda i prodotti per uso a base di cannabis light. Secondo quanto riportato dal Tar del Lazio, infatti, pare che gli stessi potranno tornare nuovamente in vendita. Nelle ultime ore è stata accolta la richiesta di sospensione che riguarda il decreto ministeriale. Lo stesso che ha disposto l’inserimento dei prodotti a base di cannabinoidi per uso orale nella tabella dei medicinali. In quella occasione ne era stata vietata la vendita assoluta.

Cannabis light (Ansa Foto) Notizie.com

Proprio nelle ultime ore, invece, è arrivata la notizia del ricorso che è stato accolto da parte dell’associazione ‘Imprenditori canapa Italia‘. I giudici amministrativi, in merito alla loro decisione, hanno deciso di sospendere (con effetto immediato) il decreto ministeriale del 7 agosto. Almeno fino alla prossima camera di consiglio. La stessa che verrà effettuata il prossimo 24 ottobre. Proprio l’Ici, grazie allo studio legale ‘Prestige Legal & Advisory‘, nella giornata di martedì 3 ottobre ha depositato il ricorso al Tar.

Cannabis light, Tar sospende il decreto che vieta vendita di prodotti (uso orale)

Una decisione che è stata comunicata attraverso una nota che recita in questo modo: “Nell’atto veniva denunciata l’illegittimità del decreto in quanto, tra le altre cose l’inserimento dei composti ad uso orale a base di cannabidiolo nella tabella dei medicinali è stato disposto senza la previa adozione del parere del Consiglio Superiore di Sanità, richiesto dalla vigente normativa e, già nel 2020 ritenuto necessario dal Ministero della Salute.

Cannabis light (Ansa Foto) Notizie.com

Lo stesso che aveva sospeso l’inserimento in tabella delle composizioni in attesa di ulteriori approfondimenti tecnico scientifici e senza che sia stato chiarito dalle autorità se gli effetti del cannabidiolo varino con la percentuale di utilizzo“. In conclusione: “Il ricorso contesta, in via generale, la decisione di ricondurre il cannabidiolo tra le sostanze stupefacenti o psicotrope.

Decisione che si pone in contrasto con la giurisprudenza comunitaria che ha escluso che il cannabidiolo possa costituire uno stupefacente ai sensi del diritto europeo e con le posizioni assunte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità“.

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