Il nuovo decreto del governo concederà ai grandi comuni di ampliare del 20% le licenze taxi per far fronte alle attuali carenze
Il dibattito sulla gestione delle nuove licenze taxi è diventato un punto di scontro tra il governo italiano e il Campidoglio. Questa controversia si è intensificata con l’approvazione del Dl Asset in Parlamento. Il testo proposto dal governo prevede la possibilità per i grandi Comuni, comprese le Città Metropolitane e le sedi di aeroporti, di ampliare fino al 20% il numero di licenze taxi esistenti per affrontare la carenza di auto bianche.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stato oggetto di critiche da parte dei ministri Matteo Salvini e Adolfo Urso. A Roma, da anni, la situazione delle auto bianche è problematica. Attualmente sono attive circa 7.700 licenze taxi in una città con 2,8 milioni di abitanti, una cifra che aumenta a 4 milioni se si includono turisti, studenti fuorisede e pendolari. Questa situazione non è un caso isolato, la carenza di taxi si riflette anche a livello nazionale. Milano conta circa 4.800 licenze, Napoli ne ha quasi 2.400, mentre Torino, Firenze, Bologna e Palermo ne hanno rispettivamente 1.500, poco più di 700 ciascuna e circa 320.
La legge quadro del 1992 in tema di autoservizi pubblici non di linea attribuisce ai Comuni la competenza di determinare il numero di veicoli taxi attraverso bandi pubblici. Nel corso degli anni vari governi e amministrazioni locali hanno cercato di affrontare questa problematica proponendo soluzioni come l’aumento delle licenze o la possibilità di avere due conducenti per lo stesso veicolo. Matteo Salvini ha sottolineato al question time alla Camera che è tempo di passare dalle parole ai fatti, poiché nessun Comune ha ancora pubblicato le licenze incrementali consentite dalla nuova legge, che permette un aumento del 20% rispetto a quelle esistenti.
Il ministro ha anche evidenziato l’importanza di affrontare la questione del trasporto pubblico soprattutto in una città come Roma che deve fare i conti con eventi di grande portata come il Giubileo e la candidatura all’Expo. Il sindaco Roberto Gualtieri ha risposto annunciando che verrà avviato il processo per aumentare le licenze taxi a Roma, anche se ci vorranno alcuni mesi per completare l’operazione. Ha spiegato che il rallentamento nella concessione di nuove licenze è stato causato dalla previsione di un decreto governativo che, se utilizzato, comporterebbe la perdita dei finanziamenti destinati ai Comuni per la gestione amministrativa delle licenze. Adolfo Urso ha ribattuto che il sindaco Gualtieri non ha scuse valide, perché avrebbe potuto e dovuto agire già da tempo, sia come sindaco che come ministro dell’Economia.