Aggredisce poliziotto antidroga, lui (ferito) la blocca ed arresta

Aggredisce il poliziotto antidroga (rubando alcune armi), quest’ultimo rimasto ferito riesce a bloccarla ed arrestarla

Tutto è bene quel che finisce bene, anche se poteva andare in maniera completamente diversa. Ci troviamo a Terni dove una donna ha rubato una pistola e due coltelli a casa del padre. Dopo averli messi nella borsa è andata alla ricerca di una persona. Non una qualunque, ma un ispettore dell’antidroga: vale a dire Claudio Nannini. La donna, ha fatto sapere, che è stata fatta passare come una informatrice della polizia per quanto riguarda i giri di spaccio nella città.

E' accaduto a Terni
Polizia (Ansa Foto) Notizie.com

L’aggreditrice, una 40enne originaria di Foce di Amelia, non riuscendo a parlarci ha provato a sfogare la sua rabbia contro un gruppo di immigrati che stavano passeggiando in viale Brin. Dopo che la Squadra Mobile ha ricevuto la notizia che la donna era armata le hanno dato subito la caccia. Dopo averla individuata una persona è andato contro di lei. Si trattava proprio dell’ispettore Nannini. Tra i due c’è una breve rissa. A rimanere ferito proprio il poliziotto che riporta una sospetta lesione al menisco.

Terni, ispettore rimane ferito ma riesce ad arrestare 40enne

Non si tratta affatto della prima aggressione che subisce per catturare i pusher. Quella di queste ultime ore è la terza. Per la donna sono scattate le inevitabili manette per resistenza a pubblico ufficiale, possesso abusivo di armi da fuoco. Portata in tribunale per direttissima. Il tutto accompagnata proprio dall’ispettore, con le stampelle. Nel frattempo il giudice, Simona Tordelli, ha disposto l’obbligo di firma in attesa del processo fissato per giovedì 12 ottobre.

E' accaduto a Terni
Polizia (Ansa Foto) Notizie.com

Come è accaduto tutto questo? A quanto pare la donna avrebbe telefonato alla squadra mobile. Alle sue spalle alcuni precedenti penali (per droga). Il suo obiettivo è quello di parlare con Nannini che l’ha etichettata come informatrice della polizia. Dopo dieci minuti arriva la chiamata dai carabinieri di Amelia per la Mobile. Motivo? Denunciare che la donna aveva rubato le armi a casa del padre. La pistola è regolarmente detenuta dall’uomo.

Subito scattano le misure di sicurezza. Vengono chiusi i cancelli in ferro e le porte d’accesso. Sia carabinieri che polizia si uniscono per dare la caccia alla donna. La paura è che possa sfogarsi contro chiunque le stia accanto e cammini in quella via. Poi riescono a trovarla di fronte ad un bar. Mentre è impegnata ad inveire contro i migranti, Nannini la blocca alle spalle. Nonostante la ferita, i suoi colleghi riescono a recuperare la borsa con dentro le armi. L’ispettore va in ospedale, ma tra gli applausi degli stranieri.

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