Scontri Torino, Ada non ci sta: “Altro che dialogo, ci hanno manganellato”

Scontri a Torino, in una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “La Stampa” è intervenuta la ragazza ferita dalla polizia, Ada P. 

Una delle studentesse rimaste ferite, in merito agli scontri che si sono verificati pochi giorni fa in quel di Torino, durante la visita della premier Giorgia Meloni è Ada P. Studentesse delle ‘Belle Arti’ nel capoluogo piemontese ed appartenente al comitato “Cambiare rotta“. Lei è una di quelle persone che, da mesi, dorme nella tenda a pochi passi dal Campus Einaudi. E’ stata ferita con una manganellata durante le cariche da parte della polizia. In merito a quanto successo martedì pomeriggio ha voluto raccontare la sua esperienza.

Parla la giovane ferita
Scontri a Torino (Ansa Foto) Notizie.com

Soprattutto quei momenti che difficilmente potrà dimenticare. Lo ha fatto in una lunga intervista rilasciata alla “Stampa“. Al noto quotidiano ci ha tenuto a precisare quanto riferito dalla presidente del Consiglio, ovvero che ha messo in dubbio la presenza di studenti al corteo. Su questo ha fatto chiarezza: “Non è vero. Io per prima sono scesa in piazza come studentessa ed ero assieme a una trentina di altri universitari. C’erano anche i collettivi delle scuole, gli studenti dei licei e gli universitari delle tende da mesi in mobilitazione“.

Scontri Torino, parla Ada P.: “Piantedosi dovrebbe dimettersi”

Poi ha continuato dicendo: “Si è trattata di una protesta creata a livello cittadino contro la presenza della premier. In piazza c’erano varie anime politiche, come Potere al Popolo. Il nostro striscione, “Meloni a Torino non sei la benvenuta” era collettivo”. Smentisce anche le voci che gli studenti avrebbero tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine: “Falso. Ci hanno tenuti per due ore sotto il sole senza far passare neanche le bottiglie d’acqua. Nessuno era a volto coperto. Ci aspettavamo un piano di contrattazione del percorso“.

Parla la giovane ferita
Scontri Torino (Ansa Foto) Notizie.com

L’obiettivo degli studenti era quello di arrivare nel posto in cui la Meloni stava intervenendo. Oppure in piazza Castello. Non è avvenuto nulla del genere visto che sono stati caricati dalla polizia. Anzi, più di una carica c’è stata: “Stavamo per sciogliere la manifestazione. La Digos ha detto che avevamo “rotto il ca**o” e hanno mandato i poliziotti a picchiarci. Non ci aspettavamo questo livello di violenza. Molti di noi sono stati mandati in ospedale. Volevamo cercare un dialogo”. Sul ministro Matteo Piantedosi: “Hanno scelto di manganellare gli studenti. Dovrebbe dimettersi“.

 

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