Domani manifestazione della Cgil con Schlein, domenica Firma day delle opposizioni su salario minimo, ma Calenda gela la segretaria dem: “L’11 novembre non saro il piazza col Pd”
“Ho il massimo rispetto per il Pd e il M5s e per le loro battaglie politiche, ma non sono le nostre”.
Chiaro, netto e tranchant, come suo solito. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda ad Omnibus su La7, rispondendo sulla partecipazione alla manifestazione lanciata dalla segretaria del Pd Elly Schlein per l’11 novembre, alla quale ha già aderito il leader M5s Giuseppe Conte.“Il nostro lavoro è far sedere ad un tavolo maggioranza e opposizione per parlare di cose concrete, come i salari, non fare manifestazioni. A meno che non si tratti di diritti, pace, guerra, come abbiamo fatto con l’Ucraina. Non si può andare continuamente in piazza, non aiuta la serietà della politica”.
Calenda a Schlein, “Non andrò a manifestazione 11 novembre. “Non si può andare sempre in piazza”
L’ufficialità della data della manifestazione, era arrivata ieri durante la direzione nazionale dei dem convocata dalla Schlein al Nazareno, nella quale la segretaria Pd aveva iniziato la sua relazione parlando di come alla fine di “estate di militanza il Partito Democratico non smobiliti ma rilanci”. La giornata dell’11 novembre stata scelta ovviamente con attenzione e non a caso. Governo e maggioranza infatti proprio in quel periodo, saranno nel pieno dei lavori per la Legge di Bilancio. Per il 15 ottobre è previsto l’invio del documento programmatico a Bruxelles; per la fine del mese invece è atteso il via libera della manovra in Consiglio dei Ministri. Alle Camere quindi la manovra dovrebbe approdare tra la fine di ottobre e le prime giornate di novembre. Il principale partito di opposizione proverà con la manifestazione dell’11 (novembre appunto) a inchiodare la maggioranza del Governo Meloni a numeri e cifre stanziate in bilancio.
Ma già ieri Schlein ricordava come “La Nadef ci dice che l’economia è in affanno. La Nadef è tirata e inadeguata: previsioni di crescita sovrastimate, 20 miliardi di privatizzazioni in tre anni che è un obiettivo irrealistico, la spesa per interessi che è a 78 miliardi coi rendimenti Btp al 5%. Basta poco per far saltare i conti: conti difficili e manovra che non dà risposte per un governo che ha passato un anno a piantare bandierine negli occhi dei più fragili invece di ridurre le diseguaglianze e aiutando la crescita”. Intanto tappa di avvicinamento all’11 novembre, praticamente dietro l’angolo. Domani infatti manifestazione della Cgil a cui i Pd parteciperà.
Per la piazza il sindacato ha scelto lo slogan “La via maestra, insieme per la Costituzione”. Si lanceranno proposte su salari, pensioni, giovani, pace, Costituzione. Insomma in buona parte una piattaforma sovrapponibile col Pd di Schlein, correnti permettendo. Domenica poi partirà il Firma Day proprio sul salario minimo. La segretaria dem vuole rimettere insieme i pezzi delle opposizioni. Martedì, in questa direzione proprio Calenda e Schlein si erano sentiti al telefono. Era stato lo stesso leader di Azione a dirlo durante la festa per il ventennale di Sky alle Terme di Diocleziano. Va ricordato inoltre che il 17 ottobre che la proposta unitaria sul salario minimo arriverà a Montecitorio. Nel frattempo però Giorgia Meloni ha investito il Cnel di Renato Brunetta per un’ “istruttoria” sul tema, e il Cnel ha bocciato la proposta sul salario minimo. Lo scontro a questo punto, già avviato, diventa più duro.