Granada, Orban choc al Consiglio europeo: “Polonia e Ungheria sono state stuprate legalmente dall’Ue”
“Polonia e Ungheria sono state stuprate legalmente dall’Ue“. Provocazione choc lanciata dal premier ungherese, Viktor Orban, sul Patto dell’Unione europea sulla migrazione che Budapest e Varsavia, secondo quanto sostiene il primo ministro magiaro, sarebbero state costrette a digerire.
“Politicamente è impossibile – eccole le durissime parole di Orban, quando arriva al Consiglio europeo a Granada– non oggi, ma in generale per i prossimi anni. Perché legalmente abbiamo subito uno ‘stupro’ da punto di vista legale. Quindi se hai subito uno stupro devi accettare qualcosa che non ti piace”. Aggiunge ancora sempre polemicamente il premier ungherese, che si conferma in una “il bilancio è nel caos, il patto per le migrazioni è fallito e la strategia di Bruxelles sulla guerra russo-ucraina è fondamentalmente sbagliata. In questa situazione l’Ungheria non può sostenere alcuna proposta di emendamento al bilancio”.
Parole destinate a dividere, a far discutere, a trovare posizioni in sintonia o dissonanti da quelle appena pronunciate da Orban. Pure nel nostro Paese. È terminato invece, sempre a Granada, dopo circa 45 minuti l’incontro tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il cancelliere Olaf Scholz. I due capi di governo – ha reso noto Palazzo Chigi – hanno discusso dei principali temi europei al centro del Consiglio, con particolare riguardo alla questione migratoria, esprimendo soddisfazione per l’intesa raggiunta a Bruxelles sul regolamento delle crisi. I due leader, nel constatare l’ottimo livello della cooperazione tra Roma e Berlino, si sono dati appuntamento al vertice intergovernativo italo-tedesco, che si terrà in Germania a fine novembre