Il Premio Nobel per la Pace è stato assegnato all’attivista iraniana Narges Mohammadi. Ecco la motivazione che ha portato l’Accademia di Svezia a scegliere lei.
Il Premio Nobel per la Pace è sicuramente uno dei più attesi (e discussi). In questo 2023 la Fondazione ha deciso di assegnarlo all’attivista iraniana Narges Mohammadi per la sua continua lotta contro l’oppressione delle donne e la promozione dei diritti umani.
Come ricordato dall’Ansa, la donna attualmente è vicepresidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani e si trova in prigione dal 2016 su decisione delle autorità iraniane. Nonostante questo, sta continuando senza sosta la sua battaglia e questo ha portato l’Accademia di Svezia di darle il Nobel per la Pace. Un riconoscimento ad una lotta che, come detto in precedenza, ormai va avanti da diversi anni.
La motivazione del comitato
Nella motivazione pubblicata dal comitato per il Nobel, riportata dall’Ansa, è precisato che “la coraggiosa lotta di Narges Mohammad ha comportato enormi costi personali. Le autorità iraniane l’hanno arrestata per ben 13 volte, condannata cinque. La pena complessiva è stata di 31 anni e 154 frustate“. Ricordiamo che l’attivista iraniana è ancora in carcere ad Evin e la speranza da parte dello stesso comitato è un rilascio in tempi brevi.
Anche l’Onu, che ormai da tempo si sta battendo per la liberazione, ha commentato la scelta dell’Accademia di Svezia: “La vittoria del Nobel evidenzia il coraggio delle donne iraniane”.
Attesa per il Premio Nobel per l’Economia
L’altro Premio Nobel molto atteso è anche quello dell’Economia. Lunedì ci sarà l’annuncio e vedremo quale sarà la scelta della stessa Accademia di Svezia. Si tratta dell’ultimo riconoscimento di questo 2023. Ricordiamo che tutti i vincitori a dicembre sono attesi proprio nel Paese scandinavo per la consueta cerimonia.