L’ex centrocampista della Samp ha parlato a Tv Play: “Con la palla Antonio era un fuoriclasse, poco da dire sul suo talento”. Poi sul centrocampista migliore della Serie A…
Lo spreco del talento. “Era un fenomeno, una classe da 10, ma ha giocato da 6 o 6,5, per quello che era il suo valore…”. Sergio Volpi parla a Tv Play ed esalta le qualità del suo ex compagno ai tempi della Sampdoria: “Gli ho visto fare cose con la palla da fuoriclasse, c’è poco da dire su di lui come giocatore. Ma ha fatto vedere molto meno di quello che poteva“.
“Non dico che avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro, ma andarci vicino sì. Nell’annata in cui siamo stati compagni di squadra a Genova si è sempre comportato molto bene. A parte un po’ quell’espulsione per aver fatto le corna all’arbitro”. Tanti anni in blucerchiato, ora la Samp sta provando a tornare subito in Serie A: “La situazione non era facile già dallo scorso anno come si leggeva sui giornali col rischio fallimento. Però c’è sempre stato l’entusiasmo dei tifosi, sono stato a Genova più volte durante lo scorso campionato e l’ho visto. I ragazzi della gradinata non hanno mai mollato di un centimetro, questo per la nuova proprietà deve essere uno stimolo in più per fare bene. È dura ripartire per poter vincere il campionato e tornare in Serie A e le difficoltà sono normali, col lavoro di Pirlo penso possano puntare ai playoff e giocarsi la promozione”.
“Ai miei c’era un lungo elenco di campioni”

La sua figurina con la maglia del Bari divenne introvabile come quella di Poggi: “Mi fa ridere ancora molto, ogni tanto qualcuno che incontro me lo ricorda. Finché non devo pagargli il conto del dentista va bene così”. Il confronto tra il passato e il presente: “Barella penso sia il centrocampista italiano più forte. Paragoni coi giocatori dei miei tempi sono difficili, il calcio è cambiato e non penso che i calciatori di questo periodo siano del livello tecnico di quelli della mia epoca, che invece erano molto più forti”.

“Non vedo più giocatori tipo quelli dei miei tempi, ad esempio non vedo un Totti, un Del Piero, ma anche dei Nesta, Cannavaro o Pirlo“, ha concluso. “Il centrocampista più forte affrontato? Ci sarebbe da fare un elenco… Da Pirlo a De Rossi, sono tanti. Ho avuto la fortuna di giocare contro Deschamps, ma anche Boban, Kakà”.