In merito a quanto accaduto a Mestre ha voluto esprimere il suo pensiero anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro
Nelle prossime ore verranno rivelati i risultati dell’autopsia sul conducente del mezzo che è precipitato dal cavalcavia e provocando la morte di 21 persone (autista compreso) ed il ferimento di altre persone. Ovviamente ci stiamo riferendo alla tragedia che ha colpito non solamente la città di Mestre, ma tutto il nostro Paese, ancora incredulo per questo drammatico incidente. Nel frattempo continuano le indagini e si parla molto della questione relativa al “guardrail“.
Ovvero lo stesso che, secondo quanto riportato da alcuni tecnici, doveva essere cambiato addirittura dal 2017. Una opera di manutenzione che non è mai stata effettuata. In merito a questo (e molto altro ancora) ha voluto dire la sua anche anche Luigi Brugnaro. Il primo cittadino di Venezia ne ha parlato al ‘Corriere della Sera‘ dove ha tolto ogni dubbio proprio sulla vicenda del guardrail. Precisando, una volta e per tutte, la propria posizione in merito.
Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Abbiamo fatto quello che la legge ci consentiva di fare. La verità è che quel ponte non doveva passare al Comune perché di fatto è uno svincolo autostradale”. Poi ha continuato dicendo: “Ci sono dei morti, altre persone sono negli ospedali in fin di vita, attendiamo che i periti facciano le verifiche necessarie, non voglio entrare in diatribe tecniche, anche se leggo commenti di tutti i tipi”.
Poi si è soffermato proprio sul caso relativo al guardrail. In questi anni ha confermato che: “Il cavalcavia è un’infrastruttura degli anni ’60 passata al Comune una quindicina di anni fa. Noi abbiamo fatto le manutenzioni che la legge ci consentiva di fare. Se mi chiede perché non abbiamo pensato di cambiare il guardrail le rispondo che non potevamo farlo“.
In conclusione: “Serviva un progetto unitario, che è stato approvato l’anno scorso, per cui abbiamo stanziato oltre sei milioni di euro anche di fondi Pnrr e i cui cantieri sono già in corso. L’iter è stato avviato nel 2016 con i primi rilievi. Per sostituire la barriera di protezione bisogna intervenire anche sulla piattaforma stradale e sui pilastri, insomma su tutta la struttura”.