Il Milan di Pioli ha una sola missione: sfruttare la disfatta neroazzurra con il Bologna, per conquistare la vetta in solitaria. A tentare di impedirglielo, il Genoa di Alberto Gilardino
Una partita tanto spenta e asettica per gran parte dei tempi regolamentari, quanto pazza e imprevedibile negli ultimi minuti di assedio rossoblu. Il Genoa si fa rispettare per 90 minuti, subendo soltanto nel secondo tempo la qualità messa in campo da Pioli. Il gol di Pulisic, scaturito da un controllo quantomeno controverso del numero 11 rossonero, permette al Milan di gestirla, almeno fino all’inizo dei minuti di recupero. Nel giro di pochi minuti, a tempi regolamentari scaduti, si scatena l’inferno in campo. Due portieri espulsi, una clamorosa traversa su punizione di Gudmundsson e un’intervento decisivo di Olivier Giroud in veste da portiere. Un finale matto, che, tuttavia, non cambia le sorti di un match inaspettatamente combattuto. Complice anche la scelta di Pioli di lasciare fuori le proprie stelle, il Genoa, fino all’inizio del secondo tempo, costruisce e risponde ai flebili tentativi di instaurare un assedio intorno alla porta di Martinez. La qualità subentrata nel Milan, tuttavia, permette ai rossoneri di alzare la linea difensiva e tentare più volte di servire i propri attaccanti al centro dell’area.
Un finale a dir poco rocambolesco regala al Milan i tre punti e, di conseguenza, la vetta della classifica
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Nell’inedito ruolo di portiere, il francese compie un’uscita strepitosa per bloccare la percussione di Puskas
L’estremo difensore rossoblu si reca in zona offensiva per tentare il tutto per tutto e commette un intervento pericoloso, che gli costa il secondo giallo
Una serie di deviazioni sporcano il tentativo di Gudmundsson dal limite, che trova la traversa a negare il pareggio al Genoa
Il Genoa tenta l’ultimo assalto, palla alta e Maignan, in uscita, colpisce con il ginocchio Ekuban. Ora Giroud è costretto a mettersi i guantoni per rispondere alla punizione di Gudmundsson
Entra Bartesaghi, esce Jovic
Il direttore di gara concede sette giri di orologio per le speranze rossoblu
Dopo 87 minuti di sofferenza, il Genoa deve arrendersi ai continui tentativi del Milan. L’ennesimo cross al centro dell’area, viene stavolta agganciato magicamente da Christian Pulisic, che gira di mancino senza lasciare scampo all’estremo difensore rossoblu. Il VAR, dopo un lungo dialogo, convalida la rete di Pulisic, accusato di essersi aiutato con il braccio in fase di addomesticamento del pallone
Puli swivels and drills home! We lead late on 😍#GenoaMilan 0-1 | (87′) #SempreMilan @pumafootball pic.twitter.com/Sw0e09Y9jU
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L’estremo difensore rossoblu si prende il giallo per perdita di tempo su rinvio dal fondo
Ancora in debito di spazi dove muoversi, il Milan deve tentare il colpo da fuori. Stavolta, essendo uscito Florenzi, spunta Calabria al limite dell’area. Cambia il protagonista, ma l’esito rimane il medesimo. Palla alta e Martinez deve solo guardare
Sono due conclusioni insidiose nel giro di pochi istanti a far tremare il Ferraris. Pulisic e Jovic, innesscati dal solito Leao, ci provano due volte all’interno dell’area. La difesa dei padroni di casa si immola in entrambe le occasioni, salvando il pareggio. Ora però, il Milan fa paura
I padroni di casa continuano ad affacciarsi senza timore, rischiando di subire le micidiali ripartenze di Leao. La formazione di Gilardino costruisce al limite e, a linee di passaggio chiuse, tenta la conclusione da fuori. E’ Dragusin a cercare l’angolino, ma Mike Maignan, nonostante una deviazione insidiosa, mette in calcio d’angolo
Quando Leao si accende, anche la solidità dei rossoblu pare scricchiolare. Il portoghese esce palla al piede, offre per un triangolo e si ritrova in area di rigore. Un contatto dubbio ferma il numero 10, ma il Genoa è avvertito
La formazione ligure, nonostante l’episodio di Leao, non ha intenzione di osservare un eventuale assedio del Milan. I rossoblu escono, si piazzano al limite dell’area di rigore rossonera e fraseggiano con sorprendente naturalezza
Pulisic prova a scappare e De Winter si frappone tra lui e il pallone. Il direttore di gara non perdona
Dentro Kutlu e Ekuban, escono Malinovskiy e Sabelli
I rossoneri fanno all-in per tentare di conquistare la vetta della classifica. Dentro Calabria e Giroud, fuori Adli e Florenzi
E chi poteva accendere il match? Proprio lui… Rafael Leao. Il numero 10 riceve dal solito Florenzi e, svettando in area, schiaccia di testa. Martinez si improvvisa felino e mette in calcio d’angolo
Leao riceve e inventa subito. Verticalizzazione efficace ma ancora Genoa a chiudere. Per l’ennesima volta, su rimpallo, è Alessandro Florenzi a tentare da fuori ma, anche in questo caso, l’ex Roma non capitalizza una tecnica individuale a dir poco invidiabile
Nessuno spazio concesso e il match rimane confinato in un frustrante equilibrio. Al Milan serve accellerare per tentare di smuovere la linea difensiva rossoblu
Tra primo e secondo tempo, il tecnico rossonero decide di tornare sui propri passi. Serve la scintilla per accendere la partita e, per farlo, inserisce Leao e Pulisic. Per fare spazio alle due stelle rossonere, escono Okafor e Chukwueze
Parte la seconda frazione di gioco al Ferraris
Un solo minuto di recupero, in cui il Milan riesce quantomeno a impensierire la squadra di casa. Nonostante geograficamente il campo appare rossonero, il Genoa non ha intenzione di farsi schiacciare ne, tantomeno, di lasciare spazi per gli inserimenti rossoneri
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I rossoneri continuano a tessere una complessa e prolungata ragnatela di palleggio che, tuttavia, appare piuttosto sterile. Genoa solido e Milan senza guizzi particolare. L’assenza di Leao si fa sentire?
Non c’è nulla da fare… Il Milan deve proseguire l’assedio a distanza. Ancora Florenzi e ancora una conclusione a dir poco innocua per la formazione rossoblu
Pioli sceglie di portare svariati uomini nella trequarti avversaria. Tuttavia, i rossoblu, chiudono con efficacia gli spazi. Ancora una volta, il Milan è costretto alla conclusione da fuori e, stavolta è Theo Hernandez a tentarla. Palla abbondantemente fuori
Attraverso i suoi giocatori più tecnici e decisivi, tra i quali spicca l’ormai scontato Gudmundsson, la formazione rossoblu prova a costruire, seppur mantenendo una linea difensiva conservativa
Proprio a causa dell’approccio aggressivo del Milan, i rossoneri sono soggetti alle ripartenze rossoblu. Florenzi, per evitare una clamorosa inferiorità numerico, stende l’avversario. Il giallo è scontato
Si inizia a delineare il copione più prevedibile: i rossoneri conquistano ampie zone del campo, schiacciando a tratti i padroni di casa
Le squadre si rispettano a vicenda e, a causa dell’approccio conservativo, i rossoneri sono costretti alla soluzione da fuori. E’ Alessandro Florenzi a scoccare la conclusione, che viene prontamente bloccata da Martinez
Vasquez entra in area di rigore, sterza e viene apparentemente agganciato da Alessandro Florenzi. Per il direttore di gara non c’è nulla. Essendo un intervento dubbio, il VAR non può intervenire e il Milan può tirare un sospiro di sollievo
Un lampo di Chukwueze strappa la linea difensiva genoana. Tocco morbido del nigeriano, che pesca Okafor al centro dell’area. Lo svizzero tenta di agganciare ma a raccogliere è l’estremo difensore rossoblu
Parte la sfida valida per l’ottava giornata di Serie A
GENOA (4-4-1-1): Martinez; De Winter, Bani, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Thorsby, Frendrup, Haps; Malinovskyi; Gudmundsson. All. Gilardino
⤵️ La nostra formazione per #GenoaMilan pic.twitter.com/IquplTDpgp
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MILAN (4-3-3): Maignan; Florenzi, Thiaw, Tomori, Theo; Musah, Adli, Reijnders; Chukwueze, Jovic, Okafor. All. Pioli
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