Suonano le sirene nel Paese, continuo lancio di razzi nel cuore della notte: cresce, sempre di più, l’allarme
Momenti di caos e terrificanti quelli che si stanno vivendo in Israele. Secondo quanto riportato da alcuni media e fonti locali pare che le sirene stiano suonando in quasi tutto il Paese. Principalmente nella zona centrale e quella sud, fino ad arrivare a Gaza. A confermarlo, però, ci ha pensato il portavoce militare. Udite anche nell’area più grande di Tel Aviv. Si parla di importanti lanci di razzi che arrivano da Gaza. Molti di questi sono stati intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome.
A partire dalle prime ore del mattino che la situazione è preoccupante. Un attacco che è iniziato proprio mentre i bambini si stavano recando a scuola ed hanno fatto rientro nelle loro abitazioni. Le strade si svuotavano sempre di più. Nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 ottobre, decine di migliaia di sostenitori della Jihad islamica si erano riuniti per scendere in piazza e manifestare a Gaza. L’obiettivo era quello di celebrare l’anniversario della fondazione del movimento. Anche se non è ancora del tutto chiaro se ci sia un legame fra quell’evento e i lanci di oggi.
I residenti, delle due zone citate in precedenza, hanno segnalato l’accaduto alle autorità per via del rumore delle esplosioni. Queste ultime, molto probabilmente, dovute dall’intercettamento dell’Iron Dome. Il portavoce militare ha raccomandato ai cittadini del sud e del centro di Israele di “restare nelle aree protette e seguire le istruzioni del Centro di comando interno“. I servizi di pronto soccorso israeliani hanno comunicato che, nel corso dell’attacco, una persona è rimasta lievemente ferita nella cittadina di Yavne.
Questo il comunicato, emanato sul web, da parte del portavoce militare israeliano: “Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni“. La situazione nel Paese non è per nulla sotto controllo. Nel frattempo, sui social network, vengono continuamente pubblicate immagini di quello che sta accadendo. La preoccupazione aumenta sempre di più.