Il noto scrittore e giornalista, esperto di situazioni militari non riesce a capire cosa sia successo: “Debacle dell’Intelligence”
Un attacco che ha sorpreso tutto il mondo, ma cosa più grave di tutte è che ha stupito l’intelligence israeliana, nota a livello internazionale per essere la più preparata e spietata, ma questo attacco di Hamas ha annientato i servizi segreti d’Israele. “E’ stato un gigantesco fallimento per Israele. Abbiamo consentito ad Hamas e all’Iran di dimostrare che siamo deboli“. A dirlo a Repubblica è Yossi Melman che osserva attentamente quello che succede e non si dà pace. “È il giorno peggiore della nostra storia“, dice lo scrittore e giornalista esperto di questioni militari e di intelligence e pronunciate da lui sono parole pesanti: “L’intera macchina dello Stato ha fallito: l’intelligence che non ha saputo prevedere, i militari che non hanno reagito in modo efficace e perfino le strutture civili come gli ospedali che sono andati in tilt».
Un attacco non casuale, visto che è stato fatto il giorno dopo il 50esimo anniversario della guerra del Kippur, anche se secondo Melman è stato solo un caso: “Non penso sia stato fatto apposta. Ad Hamas premeva solo agire in un giorno festivo come oggi così da avere davanti una preda con la guardia abbassata. Ma dal punto di vista strategico ci sono similitudini con il ’73: allora gli arabi si prepararono all’attacco fingendo esercitazioni militari, ora Hamas da giorni conduceva false manovre per ammassare e far filtrare armi“.
L’attacco di Hamas è stato devastante per velocità d’esecuzione e rapidità nel centrare obiettivi sensibili, ma per Melman non è tanto questo, quanto la sconfitta più dura per i servizi militari israeliani. “Pensavamo che gli Stati arabi fossero troppo deboli per attaccarci. Adesso eravamo ugualmente convinti che Hamas non fosse in grado di farci la guerra. Pensavamo che fosse solo interessata agli aiuti di Qatar e Turchia. È la nostra Hybris ancora una volta ad accecarci“.
Per lo scrittore Yossi Melman è quasi un peccato di presunzione e, a suo dire, a causa di questo “peccato” tante persone innocenti hanno perso la vita: “Gli esperti militari definivano ‘impenetrabile’ la barriera che protegge Israele. È sotto gli occhi di tutti la facilità in cui si è sbriciolata”. Il paese è infatti sotto shock… «Mentre parliamo ancora si spara, ancora c’è gente barricata in casa. Non capiamo come questo sia possibile. Il numero dei morti e dei feriti è scioccante. E poi le brutalità sugli ostaggi, anche su civili e donne anziane. Assistiamo a crimini di guerra e non ci sentiamo protetti“.