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Israele, Baldelli (Geopolitica.info): “Ecco lo scenario più probabile”

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Francesco Spagnolo

Pietro Baldelli, analista di Geopolitica.info, in esclusiva ai nostri microfoni sulla guerra in Israele: “Hamas ha colto di sorpresa l’intelligence e le forze armate israeliane”.

Cosa sta succedendo in Israele? La nostra redazione lo ha chiesto a Pietro Baldelli, analista di Geopolitica.info. Con lui abbiamo fatto il punto sul conflitto e ci siamo proiettati anche sul futuro di questa escalation.

Il punto sulla guerra in Israele – Notizie.com – © Ansa

Pietro Baldelli, cosa sta succedendo in Israele?

La novità più importante di questa guerra è sicuramente la capacità di Hamas di operare anche via terra e non solo tramite aereo. Possiamo parlare di un effetto sorpresa che ha colto impreparati l’intelligence e le forze armate israeliane. Se poi parliamo del come mai ora dobbiamo guardare alle evoluzioni di carattere regionali e alla normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Hamas, d’accordo con l’Iran, ha grande interesse a sabotare questo accordo che potrebbe rappresentare un game changer ed ora spiego perché. Da fine agosto Abu Mazen sta dialogando con i sauditi per entrare nella partita con Israele e guadagnare qualcosa da questa normalizzazione. L’obiettivo di Hamas è quello di evitare che una parte di palestinesi possa accettare questo accordo“.

Baldelli: “Il ruolo dell’Italia in questa guerra”

Il ruolo dell’Italia in questo conflitto – Notizie.com – © Ansa

Come potrebbe evolversi questa guerra?

Ad oggi la prospettiva di una guerra prolungata è la più gettonata. A confermarlo sono sia le dichiarazioni che arrivano da Israele (Netanyahu ha parlato di conflitto ndr) che la presenza degli ostaggi israeliani a Gaza. Se la notizia è confermata, la guerra non cesserà e potrebbero esserci operazioni di terra o diplomatiche, che inizieranno tra qualche giorno, per liberarli. L’elemento degli ostaggi allungherà l’operazioni“.

Vedremo altri Stati entrare in questa guerra?

Io parlerei di attori e punterei su Hezbollah. Diciamo che per il momento ci sono state solamente schermaglie, ma non possiamo escludere una apertura del fronte settentrionale della guerra. Laddove ci sarà, invece, un intervento più diretto di alcuni attori statuali penserei all’Iran. Ma questo significa ipotizzare un conflitto regionale e non penso che Teheran in questa fase si spingerà fino ad una guerra di questa portata. Per il resto è interessante vedere come si muoveranno Paesi arabi e Arabia Saudita, che potrebbero giocare un ruolo decisivo dal punto di vista diplomatico. Ultimo elemento è quello della Turchia, che negli ultimi mesi si è avvicinato molto a Israele“.

L’Italia che ruolo potrà avere in questa guerra?

Da punto di vista diplomatico non potrà giocare un ruolo diretto nella mediazione. E’ utile ricordare che potrebbe entrare indirettamente nello scenario di una escalation al Nord vista la presenza dei nostri militari al confine tra Israele e Libano. Sicuramente il nostro Paese punterà ad una de-escalation per evitare una crisi che potrebbe portare a morti di soldati italiani“.

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Francesco Spagnolo