Guerra in Israele, in merito a quanto sta accadendo ha voluto esprimere il proprio pensiero anche Ali Melamed. Quest’ultimo ne ha parlato in una lunga intervista rilasciata alla “Stampa”
Per Ali Melamed non ci sono mai stati dubbi. Il noto analista israeliano, in una intervista alla ‘Stampa’, ha precisato che da un momento all’altro gli attacchi di Hamas verso Israele si sarebbero verificati. L’unica cosa che non si conosceva, però, erano i tempi. Ricordiamo che i primi attacchi ci sono stati nella notte di sabato 7 ottobre. Fino a questo momento il bilancio è a dir poco tragico: sia da una parte che dall’altra il numero delle vittime ha superato quota 700.
Un numero che, fanno sapere fonti e media locali, è destinato ad aumentare sempre di più. C’è di più: anche per l’analista dell’Intelligence, dietro a tutto questo conflitto, c’è l’ombra dell’Iran. Tanto è vero che ci ha tenuto a ribadire: “A dire il vero non mi stupirei se spuntassero le impronte digitali del Pasdaran“. Una ipotesi sostenuta da molti, ma confermata da nessuno (visto che, appunto, non ci sono delle prove). Anche se, allo stesso tempo, ha voluto fare una sua analisi in merito a questa ipotesi.
Queste le sue parole a riguardo: “L’Iran finanzia Hezbollah, Hamas, la Jihad islamica con armi, intelligence, strumenti per la cyberwar e molto altro. Ci sono ragioni per credere che un piano così orchestrato possa aver avuto un appoggio importante da parte di Teheran. I legami fra i capi militati delle brigate di Hamas e di Pasdran sono costanti“. Poi punta il dito contro l’Intelligence: “Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che abbiano fallito e che il loro intervento sia stato un fiasco totale“.
Dubita che sia la Giordania che l’Egitto possano intervenire e fare da mediatori: “In questo momento non vedo alcun tipo di spazio per il dialogo. Servirà più in avanti, ma non ora“. In conclusione ha ribadito: “Azione lunga? Sicuramente sarà rapida. Anche se, allo stesso tempo, non sappiamo affatto quali sono gli obiettivi specifici da raggiungere e che possano consentire ad Israele di poter raggiungere la vittoria. E’ impossibile fare anche una previsione sulla durata di questo conflitto”.