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Cronaca

Israele, Marcello Pezzetti (storico della Shoah) a Notizie.com: “Momento drammatico. Abbiamo tutti amici e cari che vivono nel pericolo e nella precarietà”

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Luigia Luciani

Marcello Pezzetti è uno storico della Shoah, tra i più noti e preparati. Lo abbiamo raggiunto al telefono in Germania, e gli abbiamo chiesto di scattare un’istantanea delle ultime 48 ore in Israele. Cosa e perchè è accaduto? Quali gli scenari nei prossimi giorni?

La Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo,  si riunirà domani  per discutere le “evoluzioni della situazione in Israele e Palestina” dopo l’escalation iniziata sabato mattina. Lo informano fonti parlamentari a Bruxelles.

Israele, lo storico della Shoah Marcello Pezzetti a Notizie.com, foto Notizie.com

Intanto oltre 123 mila persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza dallo scoppio del conflitto tra militanti palestinesi e Israele, l’hanno dichiarato le Nazioni Unite. “Oltre 123.538 persone sono state sfollate internamente a Gaza, soprattutto a causa della paura, dei problemi di protezione e della distruzione delle loro case”, ha dichiarato l’OCHA, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, mentre più di 73.000 hanno trovato rifugio nelle scuole.

E le Forze di Difesa Israeliane affermano che continuano a colpire i terroristi palestinesi che si infiltrano in Israele attraverso il permeabile confine di Gaza. La barriera di sicurezza di Israele con la Striscia di Gaza è stata gravemente danneggiata da quando Hamas ha lanciato il suo attacco al sud di Israele, consentendo ai terroristi di infiltrarsi, scrive Idf che pubblica anche filmati di diversi attacchi aerei contro terroristi che stavano entrando in Israele durante la notte. L’esercito ritiene che ci siano molti terroristi ancora in territorio israeliano dopo l’invasione iniziale di sabato mattina, e altri che stanno ancora cercando di infiltrarsi. Notizie.com ha deciso di chiamare al telefono questa mattina Marcello Pezzetti, storico della Shoah. Una delle menti più apprezzate, preparate e conosciute sull’olocausto. Ecco come Pezzetti ha inquadrato in esclusiva con noi le ultime 48 ore che hanno portato la guerra in Israele.

Israele, Marcello Pezzetti (storico della Shoah) a Notizie.com: “Momento drammatico. Abbiamo tutti amici e cari che vivono nel pericolo e nella precarietà”

Israele, Marcello Pezzetti storico della Shoah a Notizie.com, foto Ansa

Pezzetti, cosa c’è di diverso nell’attacco sferrato sabato mattina da Hamas contro civili a Gaza?

“Non è facile dire cosa ci sia di diverso. Credo l’entità del danno. Sono situazioni che si potevano prevedere prima, i problemi vanno risolti prima! Occorreva dare ascolto a quello che da tempo accade all’interno della società israeliana. Mi pare evidente che si siano grosse responsabilità dei servizi del governo israeliano che non è stato in grado di capire, intercettare e prevedere cosa stava per accadere. Il momento è drammatico. Tutti noi, io ora sono da tempo  in Germania, abbiamo cari, amici e parenti che vivono in assoluta precarietà. Non sanno più dove si trovano. Precarietà e pericolo. Un ebreo in pericolo è una costante nella storia”. 

E’ un pericolo che si estende anche fuori da Israele secondo lei?

“Chi non è palestinese nel territorio di Israele, non necessariamente ebreo, lo è. Questa sì è una guerra. Una guerra come quelle che si combattono adesso. Perchè l’Europa forse non è in guerra per quello che da tempo accade in Ucraina? Certo che questa guerra, quello che accade a Gaza ci coinvolge tutti. Inoltre ricordo il numero altissimo di italiani che vivono in Israele.  Ripeto: io avverto questo senso di precarietà totale, soprattutto perchè non si vuole la pace. Non ci sono sforzi tesi in questa direzione. Tutti vogliono risolvere le cose attraverso un conflitto, a partire dall’America. Illuminanti sono state le parole del Papa!”

Come è stato possibile che una intelligence come quella israeliana si sia fatta “bucare”, sorprendere in questo modo? 

“Israele stava pensando a quello che accadeva nel suo interno, al proprio governo. Ha deriso e sottovalutato il nemico Hamas e le sue potenzialità. Errore imperdonabile del governo israeliano, mi chiedo come facciano ad avere ancora in mano il timone del Paese. Occorre un cambio di rotta totale. Non c’è stato nessun coordinamento tra governo e Mossad. La situazione conflittuale interna ad Israele ha permesso questo attacco. Chiaramente  Hamas si è preparata in maniera scientifica. La combinazione delle due cose, è stato come mettere insieme nitro e glicerina”. 

Siamo di fronte ad un escalation destinata ad estendere i confini di questo conflitto?

“Non lo so, ma non credo. L’escalation deve essere limitata, non bisogna superare limiti che possono diventare boomerang. Ma vanno cercati tutti i terroristi di Hamas, facendo un’ operazione di prevenzione e non di vendetta. Non si deve e non si dovrà ammazzare all’impazzata, ma questo gli specialisti lo sanno bene. Bisogna eliminare il pericolo. Tenere fuori il terrorismo, monitorare questo odio focalizzato contro gli ebrei sparsi per il mondo. Ma una cosa mi domando e non riesco a capire…”

Cosa? 

“Chi si può alleare ad un terrorista come Hamas? Radicali di estrema destra o di estrema sinistra? Lo vedremo”. 

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Luigia Luciani