Fausto Bertinotti sulla guerra in Israele: “Non è stata presa sul serio la profezia di Papa Francesco. E la politica in questi mesi è stata assente”.
“Solo una battuta e domanda precisa“. Così Fausto Bertinotti, intercettato anche dalle nostre telecamere, sul conflitto in Israele sulla mancata intesa ieri in Parlamento su una risoluzione unica.
L’atto terroristico di Hamas e la reprimenda che va avanti da giorni di Israele. E’ una escalation destinata a aumentare?
“Non lo so proprio. Certo il mondo è immerso nel linguaggio della guerra, di cui anche questa manifestazione estrema è una tessera del mosaico. Non è stata presa sul serio la terribile profezia di Papa Francesco sul fatto di entrare in una terza guerra mondiale a pezzi e adesso è sotto gli occhi di tutti. Ma da quando il Pontefice ha detto quelle parole ad oggi la politica ha disertato il campo che doveva essere proprio“.
Il conflitto in Ucraina e adesso la guerra in Israele. Sul piano internazionale quali sono le differenze?
“Sono due cose imparagonabili. Una è una guerra tra due Stati e l’altro un rapporto tra il terrorismo e la rappresaglia. Non hanno nessuna parentela“.
Ieri in Aula non si è arrivati ad una risoluzione unitaria.
“Mi stupisco dello stupore. Non capisco perché il Parlamento deve votare in modo unitario quando si hanno posizioni politiche diverse. La democrazia è la capacità di far vivere opinioni differenti. Solo che stiamo annichilendo tutta la politica e ci aspettiamo che tutti siano sempre d’accordo“.
Intervista e video a cura di Luigia Luciani