Letizia Moratti annuncia il suo ritorno in Forza Italia. E in conferenza stampa spiega anche il motivo della separazione con il Terzo Polo.
Letizia Moratti riparte da Forza Italia. Un ritorno al passato per l’ex ministro, che avrà la responsabilità di guidare la consulta del partito. “Sicuramente il mio rapporto con Berlusconi ha influito in questa scelta – ha spiegato in conferenza stampa la nuova esponente di Fi, citata dal Corriere della Sera – mi ritrovo nei valori del Ppe e, quindi, la collocazione europea per me è determinante. Renzi e Calenda? Non rinnego quanto fatto in passato e la mia stima per entrambi. Ma ora siamo in una fase politica completamente differente“.
E sulla possibile candidatura alle Europee ha precisato: “Il mio contributo non prevede la discesa in campo alle prossime elezioni”. Ma la strada per il voto è ancora lunga e può succedere di tutto.
Il ritorno di Letizia Moratti in Forza Italia conferma l’ambizione del partito e in conferenza stampa Antonio Tajani ha alzato l’asticella in ottica prossime elezioni: “Non scherzavo quando dicevo che l’obiettivo è il 20%. Per noi è un numero raggiungibile e per farlo siamo pronti a chiamare a raccolta tutte le intelligenze e le esperienze che permettano a Fi di diventare una forza guida per l’Italia“.
Il segretario ai giornalisti ha ribadito che Forza Italia “vuole diventare la pietra angolare del sistema politico italiano, il punto di riferimento di tante persone che non vanno a votare. E per questo motivo penso che il partito debba allargarsi a tutti quelli che vogliono costruire un progetto per il futuro insieme“.
Intanto sono previsti ulterior arrivi in Forza Italia. Ad annunciarlo è Alessandro Forte sempre in conferenza stampa: “Ci saranno nomi importanti per la Consulta e non solo: professori universitari, imprenditori e altri“.
Come scritto dal Corriere della Sera, si parla anche di un possibile ritorno di Roberto Formigoni, ma su questo, almeno fino ad oggi non ci sono conferme ufficiali. Di certo Forza Italia è pronta a rinnovarsi e partire con l’obiettivo, come annunciato da Tajani, di raggiungere il 20% delle preferenze alle prossime elezioni.