Lega, la nuova mossa da parte del leader Matteo Salvini ha spiazzato tutti: adesso è diventata anche ufficiale la notizia
Matteo Salvini lascia. Ovviamente bisogna fare chiarezza. A dire il vero è la Lega che ha lasciato una storica sede che si trova nel nostro Paese. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa “Adnkronos” pare che il partito abbia dichiarato il proprio “addio” a via delle Botteghe Oscure in quel di Roma. Tanto da riconsegnare le chiavi dello stabile (numero civico 54) dove prima era la casa del Pci Togliatti e di un certo Enrico Berlinguer.
Proprio in quella via l’attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva voluto fortemente la nuova sede “nazionale” del suo partito. Il tutto accadde tre anni fa. L’obiettivo era quello di conquistare la Capitale. Soprattutto nell’autunno del 2021 per lanciare una vera e propria sfida all’ex primo cittadino di Roma, Virginia Raggi e, di conseguenza, all’attuale sindaco Roberto Gualtieri. Come tutti ben sanno uscì, con le ossa rotte, l’altro candidato sindaco Enrico Michetti.
Anche se, a dire il vero, quello che colpì maggiormente fu l’arrivo proprio dei leghisti nella sede dove, alcuni anni prima, era stata la casa del comunista italiano. Tanto è vero che, proprio tre anni fa, il leader del Carroccio dichiarò a tutti la sua soddisfazione per aver preso la rivincita. Con tanto di smacco alla sinistra.
Roma, la Lega di Salvini chiude la sede in via delle Botteghe Oscure
Queste furono le sue parole, nel luglio del 2020 (in piena pandemia) a riguardo: “I valori di una certa sinistra che fu, quella di Berlinguer. I valori del lavoro, degli artigiani, sono stati raccolti dalla Lega, se il Pd chiude Botteghe oscure, e la Lega riapre io sono contento, è un bel segnale“.
Ovviamente in molti si sono posti la domanda: “Perché?”. I motivi sono principalmente legati ai costi. Nonostante non siano mai stati ufficializzati del tutto si parla di una cifra intorno ai 5mila euro al mese per oltre 500 metri quadrati. Senza dimenticare anche la difficoltà nel trovare un parcheggio, mancanza di servizi e limitazioni della Ztl. La decisione, quindi, quella di non rinnovare il contratto.