DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale di quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente, oramai arrivato al giorno numero 7 di conflitto
Settimo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, di quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
Un giornalista di al Jazeera è morto e altri tre sono rimasti feriti in un raid israeliano nel sud del Libano, dove è stata colpita un’auto sulla quale viaggiavano i 4.
Sono 700, fino a questo momento, i cittadini serbi che sono stati fatti evacuare da Israele.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato: “Non tutti a Gaza sono per Hamas. Bisogna salvare tutti i civili”.
Suonano le sirene a Tel Aviv. Esplosioni per via dei razzi di Hamas che sono stati intercettati. Lo annunciano fonti e media locali.
L’esercito di Israele ha colpito in Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare annunciando che stanno usando l’artiglieria.
Secondo quanto riportato dalle ultime fonti pare che le Ong si stiano spostando a sud di Gaza per monitorare l’esodo.
In seguito all’incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, il re Abdallah di Giordania, come riportato dalla ‘Petra’ ha annunciato: “C’è urgente bisogno di stabilire corridoi umanitari per Gaza e consentire alle organizzazioni internazionali di operare liberamente“.
Non usa mezzi termini il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Hamas è come l’Isis, come come le Ss, come la Gestapo, fanno le stesse cose, sono terroristi, degli assassini e stanno utilizzando come scudo il popolo palestinese, cosa che non è giusta, bisogna evitare che ci siano altri morti innocenti”.
Hamas ha lanciato altri missili verso l’aeroporto di Tel Aviv. Lo fa sapere l’agenzia di stampa ‘Tass’.
Hamas ha lanciato due razzi verso Sderot, al confine con Gaza. Uno di questi ha colpito una casa: non si hanno notizie di vittime o altro.
Un impiegato dell’ambasciata israeliana in Cina è stato accoltellato a Pechino ed ora si trova in ospedale. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri israeliano.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è arrivata negli ultimi minuti in Israele. Lo ha annunciato con un post che ha pubblicato su “X”.
I have arrived in Israel with @EP_President to express our solidarity with the Israeli people in the wake of the horrific Hamas terrorist attack. pic.twitter.com/4ktjwabx14
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) October 13, 2023
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha affermato oggi a Beirut che bisogna rompere l’assedio che c’è in questo momento a Gaza.
Da Hamas fanno sapere che stavano preparando questa serie di attacchi da almeno due anni: “Pochissime persone all’interno lo sapevano, fino a quando non abbiamo agito”.
“Anche i palestinesi sono civili innocenti. Non hanno chiesto ad Hamas di fare questo. Nella mente del Presidente Biden c’è sempre la protezione della vita civile“. Lo afferma alla Casa Bianca John Kirby, portavoce del Comitato per la Sicurezza Nazionale.
Attentato al posto di polizia di Gerusalemme: una persona è rimasta uccisa. Si tratta di un terrorista.
Adesso il numero dei cittadini americani dispersi è diminuito a 14. Sono 27, invece, le vittime accertate.
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha annunciato che farà di tutto per riportare nel proprio Paese i connazionali presi in ostaggio da Hamas.
Parla il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu: “Hamas deve essere schiacciata come l’Isis”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato un viaggio sia in Israele che in Giordania per fare il punto della situazione.
Il bilancio delle vittime, purtroppo, sale sempre di più. Sono più di 1.500 (per la precisione 1.569) le persone che hanno perso la vita. Più di 7mila, invece, le persone rimaste ferite.
Israele ha deciso di ordinare l’evacuazione per 1 milione di persone dal nord di Gaza.
Pesanti bombardamenti si stanno verificando, a partire dal cuore della notte, nella Striscia di Gaza. In particolar modo nei pressi del confine.
La Corea del Nord ha ufficialmente smentito che le sue armi siano state utilizzate dagli uomini di Hamas nel conflitto contro Israele.