Israele, Cardini: “Vi svelo cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni”

Franco Cardini in esclusiva ai nostri microfoni: “Hamas si aspettava forse un coinvolgimento del mondo arabo, ma ha sbagliato i calcoli”.

Cosa c’è dietro alla decisione di Hamas di attaccare l’Israele? Quanto durerà la guerra? A queste domande ancora oggi non si riesce a dare delle risposte certe. La nostra redazione lo ha provato a fare contattando in esclusiva Franco Cardini, docente universitario ed esperto di geopolitica.

Esclusiva Cardini guerra Israele
Franco Cardini in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Il rapporto, che era tutto da costruire, tra Arabia Saudita e Israele può avere impensierito Hamas – ha spiegato ai nostri microfoni Cardini – sia perché avrebbe portato la pace tra i due Paesi, ma anche perché ci sarebbe stata l’opportunità di una schiarita sul problema dell’auspicata costruzione di uno Stato libero della Palestina e, quindi di una svolta dell’opinione pubblica in favore di Abu Mazen. Senza dimenticare che una liberazione dei territori palestinesi, priverebbe Hamas di una delle basi fondamentali su cui poggia il suo potere“.

Da qui la decisione di attaccare anche se per Cardini forse la strategia di Hamas non è stata quella giusta: “Se Hamas pensava di riuscire a coinvolgere in questa operazione l’Iran, Hezbollah e il mondo arabo ha sbagliato i suoi calcoli. Hezbollah, poi, non ha nessuna intenzione di mettersi in gioco con il rischio di venire criticato da tutto il mondo considerando che anche Russia e Cina hanno condannato Hamas. Ora, quindi, il coltello dalla parte del manico lo ha Israele. Netanyahu è costretto a reagire per non perdere ancora di più la faccia, viste le difficoltà avute negli ultimi mesi, e il rischio è quello di una carneficina entrando a Gaza“.

“Ecco lo scenario possibile”

Esclusiva Cardini guerra Israele
Franco Cardini – Notizie.com – © Ansa

Per Cardini la storia passata di Israele ha portato il mondo “a sostenere il Paese a tutti i costi e Tel Aviv sa di essere intoccabile. Non a caso oggi Zaki è definito un matto e criminale anche da quelli che nei mesi scorsi simpatizzavano con lui. Il motivo? Aver definito un criminale Netanyahu“.

Ai nostri microfoni il docente universitario si è soffermato anche su quello che potrà succedere in futuro: “Un possibile scenario è questo: Israele entrerà nella striscia di Gaza e farà una carneficina. Successivamente le Nazioni Unite sanzioneranno Netanyahu cn un giudizio durissimo e nel mondo civile nasceranno delle proteste, ma il governo israeliano resterà imperturbabile. Dopo una settimana ci sarà un altro evento e tutti smetteranno di parlare di quello che è accaduto in Israele. Il risultato? Hamas comparirà, Israele manterrà il controllo sulla Palestina e tanti palestinesi moriranno. Il futuro di questa guerra resta nelle mani di Netanyahu“.

In conclusione un passaggio anche sulle possibili somiglianze tra la guerra in Ucraina e quella in Israele: “Ci sono delle somiglianze anche se i rapporto tra Mosca e Tel Aviv sono un po’ più freddi del passo. Ora speriamo che non si muove l’Iran. Perché una sua entrata in campo sarebbe il segno di un allargamento del conflitto e non si sa dove si andrebbe a finire“.

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