Tradimenti, sentimenti feriti e revenge porn: c’è un po’ di tutto nel triangolo amoroso protagonista della vicenda avvenuta nel Lazio
Un uomo 47enne residente a Ceccano è stato arrestato per sostituzione di persona e revenge porn. Sono infatti questi i reati che nei giorni scorsi hanno portato il Gup a rideterminare la sua pena. È stato condannato a dieci mesi di reclusione, anche se in prima era già stato condannato per tentata rapina e danneggiamento doloso nei confronti dell’ex amante.
La storia che ha portato l’imprenditore a processo risale al 2021. In quest’annata ha iniziato una relazione con una donna, della quale si era innamorato perdutamente. Lei, però, era sposata, quindi i due per un lungo periodo sono amanti che si incontravano regolarmente in un albergo di Roma per evitare di essere scoperti. Il marito della signora non sospettava nulla, dato che la donna era solita per motivi di lavoro recarsi nella capitale. In quei mesi, l’uomo aveva riempito la sua amata di regali e di soldi, ma ad un certo punto la donna ha paura di poter essere scoperta dal marito e inizia a smettere di programmare e partecipare a quegli incontri, fino al momento in cui decide di troncare la storia.
L’uomo però non aveva intenzione di mettersi da parte. Lui, spacciandosi per la donna, inizia a pubblicare su un sito di incontri le sue foto, proponendo prestazioni sessuali. Ovviamente l’ex amante era ignara di tutto. Lo ha scoperto solamente nel momento in cui ha cominciato a ricevere telefonate da parte di uomini che dicevano di aver visto le sue foto e le chiedevano il prezzo della prestazione sessuale. Da questo momento si è configurato il reato di sostituzione di persona, ma non finisce qui. L’uomo infatti, non ancora soddisfatto pienamente, ha inviato foto e video a “luci rosse” della donna ad alcune persone che la conoscevano molto bene.
Nella mente dell’uomo c’era solo il pensiero di distruggerla. Più volte le aveva anche richiesto i soldi che le aveva prestato, e dato che il denaro non era mai tornato indietro, ha inviato tutto quel materiale anche al marito. Va anche aggiunto che una sera ha incaricato delle persone di incendiare l’auto della ex che si trovava parcheggiata davanti la sua abitazione. A quel punto la signora ha fatto scattare la denuncia. Nei giorni scorsi il Gup, ravvisando il reato di revenge porn, ha condannato l’imputato a dieci mesi di carcere. La pena però adesso aumenterà, aggiungendosi ai due anni ed un mese già comminati per la tentata rapina ed il danneggiamento. Per l’imputazione di revenge porn, l’avvocato Giulia Giacinti, difensore dell’imputato, aveva chiesto di patteggiare la pena.