Avevano effettuato una serie di colpi in alcune gioiellerie della città, importante svolta nelle indagini: scattano gli arresti da parte delle forze dell’ordine
Il tutto si è verificato nella giornata di mercoledì 11 ottobre, ma solamente nelle ultime ore è stata resa nota la notizia. Secondo quanto riportato da alcuni media e fonti locali pare che il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, con la partecipazione e collaborazione dell’omologo Ufficio romano, ha arrestato due persone. Il tutto dopo che è stato eseguito l’ordinanza della custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Viterbo.
A finire in manette un uomo di 47 anni ed una donna di 38. Entrambi di origine sudamericana e senza alcuna fissa dimora. Alle loro spalle alcuni precedenti penali con le forze dell’ordine. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi. Insieme ad un terzo complice, sono ritenuti responsabili di ben quattro furti che si sono verificati in altrettante gioiellerie.
Precisamente nelle città di: Viterbo, Milano, Firenze e Siena. Una indagine che è iniziata subito dopo che avevano messo a segno il primo colpo nel viterbese (verso la fine del mese di aprile di quest’anno).
Come agivano i tre sudamericani? Uno di loro distraeva la commessa del negozio e rubava un anello dal valore di 17mila euro. Gli operatori del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica di Viterbo sono riusciti ad individuare un’impronta digitale nella vetrina. Poi, grazie alle immagini della videosorveglianza, sono riusciti ad avere informazioni anche per quanto riguarda il profilo dei ladri. Gli agenti sono riusciti a rintracciare anche la vettura con la quale venivano effettuati i colpi.
Si tratta di un veicolo che veniva noleggiato, con tanto di documenti falsi. Lo stesso è stato riconsegnato, ma tracciato grazie al Gps antifurto della compagnia assicurativa. A Milano e Firenze avevano messo a segno altri colpi, rubando due anelli dal valore complessivo di 33mila euro. Mentre il quarto furto è stato compiuto a Chiusi Scalo (SI) nel giugno scorso, due anelli di 7mila euro. Dopo che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo ha richiesto la misura cautelare in carcere sono scattate le ricerche dei tre sudamericani.
L’uomo è stato portato nel carcere di Regina Coeli, mentre a donna in quel di Rebibbia. Nel frattempo continuano le ricerche anche per quanto riguarda il terzo complice, di cui non si hanno ancora notizie.