Guerra Israele-Hamas, anche Danny Ayalon ha voluto esprimere il proprio pensiero in merito a quanto sta accadendo nel suo Paese
Siamo arrivati al nono giorno di conflitto in Israele. La situazione non è assolutamente delle migliori e lo si capisce chiaramente dalle ultime notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il numero delle vittime, sia da una parte che dall’altra, continua drasticamente ad aumentare. Basti pensare che si sono superati i 3mila morti. Per non parlare dei feriti che ha superato la soglia delle 5mila persone. Molte di loro sono ricoverate in gravissime condizioni e stanno lottando tra la vita e la morte.
In merito a quanto sta accadendo ha voluto esprimere il proprio pensiero un personaggio politico molto importante per il suo Paese. Tanto è vero che ha ricoperto, in passato, il ruolo di ministro degli Esteri. In una intervista rilasciata al ‘Fatto Quotidiano‘ ne ha parlato direttamente Danny Ayalon. Ha voluto condannare le azioni che sta svolgendo il gruppo armato di Hamas e, successivamente, si è soffermato sulle ultime che arrivano dal governo israeliano.
Guerra Israele-Hamas, Ayalon: “Nuove regole contro i crimini di guerra”
Ayalon non ha assolutamente dubbi e contro i crimini di guerra fa sapere che l’attuale governo è pronto ad intervenire imponendo delle nuove ed importanti regole. Allo stesso tempo ci ha tenuto a ribadire che ci sono delle evidenti e chiare violazioni della legge. Non solo: il governo, proprio negli ultimi giorni, ha confermato di aver attuato un completo assedio da parte dell’enclave. Con continui bombardamenti massivi su Gaza (proprio al confine con la Striscia la situazione si fa sempre più pericolosa).
Queste sono alcune delle sue parole: “Non è affatto un mistero che le azioni che sta effettuando, in questo momento, il gruppo armato di Hamas sia una chiara violazione della legge internazionale. Senza dimenticare anche che la punizione collettiva di Gaza è da considerarsi un vero e proprio crimine di guerra“.
Poi ha continuato dicendo: “Ci tengo a ricordare che è stata proprio Hamas a lanciare un attacco da considerarsi a “sorpresa” (esattamente sabato 7 ottobre, ndr)”. In conclusione ha espresso il suo pensiero: “Loro si stanno comportando e stanno agendo come quelli dell’Isis“.