Antonio Tajani intervistato da ‘Il Messaggero’ sulla guerra in corso Israele: “L’Italia non è contro la Palestina, ma contro Hamas. La soluzione resta una sola”.
Nel giorno dell’ottantesimo anniversario del rastrellamento nazista al ghetto ebraico di Roma Antonio Tajani rilascia un’intervista al Messaggero e fa il punto sulla guerra in Israele: “Come Italia stiamo lavorando per liberare il prima possibile gli ostaggi e favorire la de-escalation del conflitto. Sulle persone di origini italiane che sono state rapite sappiamo ben poco. La situazione non è semplice. Potrebbero essere nelle mani di Hamas o di qualche fiancheggiatore. Abbiamo chiesto aiuto a Egitto e Paesi Arabi“.
“La risposta? Il presidente egiziano Al Sisi mi ha assicurato che avrebbe fatto di tutto per liberarli“, ha aggiunto il ministro degli Esteri al quotidiano italiano.
“La soluzione resta una sola”
Per Antonio Tajani la soluzione a questo conflitto resta una sola è quella dei “due popoli, due Stati”. “Noi come Italia siamo contro Hamas e non contro il popolo palestinese – ha aggiunto il titolare della Farnesina – loro sono le vittime di questa guerra. Diciamo no al terrorismo e a queste immagini raccapriccianti che sono state pubblicate. Naturalmente dobbiamo anche lavorare ad una stabilizzazione dell’area del Medio Oriente”.
Sulla questione confini dei due Stati, il ministro degli Esteri ricorda che è “un processo lungo, complesso e anche un progetto lontano. Nessuno, però, deve dimenticare che Israele è stato attaccato in modo indegno. Sono stati a prendere bambini e civili nelle case. Si tratta di un’azione premeditata e fatta, tra l’altro, nel giorno di shabat”.
Tajani e il rischio attentati in Italia
Tajani in questa intervista si sofferma anche sul rischio attentati nel nostro Paese: “L’attenzione deve essere massima. La nostra intelligence è al lavoro per evitare che nel nostro Paese arrivino con i migranti anche dei combattenti. Per il momento non segnali che ci parlano di pericoli imminenti“.
Un passaggio anche sulle manifestazioni in Italia pro Palestina: “Siamo un Paese democratico e le dimostrazioni pacifiche non vanno vietate. Altra cosa sarebbero proteste violente o in favore dei terroristi. Ribadisco che noi siamo solamente contro Hamas“.