La Legge di bilancio approvata oggi dal Consiglio dei ministri vale 24 miliardi.
“Nel solco di quanto delineato nella Nadef, concretizziamo con 24 miliardi un sostegno concreto soprattutto rivolto alle famiglie, all’occupazione, alla natalità e al reddito”, dichiara a Notizie.com Vanessa Cattoi, componente della Commissione bilancio alla Camera per la Lega. “Politiche che avevamo già intrapreso nella passata Legge di bilancio e che stiamo portando avanti nonostante le critiche della sinistra che continuava a dire che il taglio del cuneo fiscale di 6 punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e di 7 punti per i redditi fino a 25mila euro, non fosse in realtà strutturale. Loro sanno di aver detto una mezza verità, perché sono consapevoli che con i vincoli di bilancio avevamo preso un impegno e ora lo abbiamo concretizzato con la Manovra. Abbiamo dato un altro segnale concreto di responsabilità e di mantenimento della parola data nei confronti degli italiani, portando avanti il taglio del cuneo fiscale, che permetterà a tutte le famiglie, soprattutto a medio e basso reddito, di arrivare alla fine del mese”.
Onorevole Cattoi, la segretaria Dem Elly Schlein ritiene che la Legge di bilancio non sia all’altezza della situazione che sta vivendo l’Italia. Allo stesso modo, le opposizioni ritengono che in questa Manovra non ci siano molti investimenti.
“Innanzitutto non sono aggiornati sull’andamento del Pnrr, che contiene un piano di investimenti poderoso, mai visto prima a livello nazionale. Gli investimenti ci sono e, come ha esordito anche il ministro Giancarlo Giorgetti, il problema che abbiamo ad oggi è portare avanti questi investimenti, soprattutto per avere la possibilità di trovare in Italia le aziende che permettano la messa a terra di tutti gli investimenti programmati nel Pnrr. Dire che non ci sono investimenti, denota che c’è poca attenzione su ciò che viene fatto a livello parlamentare”;
Gli oltre 3 miliardi per la Sanità basteranno per le nuove assunzioni e dire addio alle liste di attesa?
“Sono più di tre miliardi di euro perché sui rinnovi contrattuali che comprendono anche la sanità, sono stanziati circa 7 miliardi. Più o meno la metà di questo importo sarà destinato alla sanità. Innanzitutto bisogna essere consapevoli che in Italia in passato non è mai stata fatta programmazione sulle discipline sanitarie. Quindi ad oggi ci troviamo in un collo di bottiglia e dobbiamo intervenire su due fronti: da un lato, cercare di trattenere le competenze mediche specializzate in Italia con l’aumento contrattuale, dall’altro c’è la necessità di lavorare sul fronte delle Università, perché i vincoli inseriti per le Facoltà di Medicina non hanno permesso di avere medici e personale infermieristico per far fronte a una serie di necessità nel nostro Paese. Oggi siamo in una situazione in cui il livello di età media è molto elevato. C’è la necessità di avere figure sanitarie professionali per cercare di sostenere i servizi socio-assistenziali soprattutto verso le persone anziane”;
Risponderà all’appello del governo ai partiti di maggioranza di non presentare molti emendamenti?
“È compito dei parlamentari migliorare il testo del governo. Ci inseriremo in modo puntuale sulle tematiche più rilevanti e urgenti. Se questa è la richiesta, invece di farne tanti, ne faremo pochi concentrati e mirati soprattutto per rafforzare il percorso già intrapreso dal governo con la Manovra”.