Il ministro Crosetto in un’intervista a ‘Il Foglio’ è ritornato sulla Festa delle Forze Armate: “La mia idea è ormai chiara, ma…”.
Lunga intervista a Il Foglio per il ministro Crosetto. Tra i temi affrontati anche quello della possibilità di un annullamento della Festa delle Forze Armate: “Stavamo organizzato le celebrazioni, ma ora pensiamo di fermarci. Normalmente al Circo Massimo ci sono soldati con mezzi e nelle scorse annate hanno partecipato anche 200mila persona. Io sto pensando di non farla, ma è una mia idea“.
Il titolare della Difesa ha spiegato anche il perché del suo no: “Significherebbe aumentare il fattore di rischio inutilmente. Non capisco perché dobbiamo dare in mano a un pazzo o a un gruppo di squilibrati il palco. Questo non significa che succederà quanto detto, ma non dobbiamo farci trovare impreparati. Io devo pensare al peggio e trovare una soluzione. L’ottimismo non fa parte delle doti che deve avere un ministro“.
In questa intervista Crosetto ha fatto il punto anche sulla guerra in Israele: “La situazione è quella he tutti possono immaginare. Tel Aviv ha subìto un attacco e una violenza e ci sarà una reazione che non avrà precedenti […]. Di certo quello che può succedere nei prossimi giorni rischia di avere un effetto molto forte in termini di influenza sulla comunità occidentale […]“.
“In sintesi si è sull’orlo di un precipizio – ha detto ancora il ministro della Difesa – e alcuni Paesi, che fino a questo momento non hanno preso parte al conflitto, potrebbero essere spinti ad entrare nella guerra e questo dipenderà molto da ciò che dipenderà da Gaza“.
Crosetto ha confermato che “l’Italia è al lavoro per circoscrivere il conflitto […]. La reazione di Israele è comprensibile, ma dobbiamo intervenire per cercare di evitare un allargamento del del conflitto. C’è il rischio che si possa innescarsi un percorso che nessuno riesce a fermare […]. La situazione alla quale ci troviamo davanti è questa […]“.