Il patron della Lazio a Notizie.com è rimasto colpito dalle parole del giovane militare che sta al fronte vicino a Gaza e che ama i colori biancocelesti
Tanti sono rimasti colpiti dalle parole e dallo spirito del giovane sergente Mayer Soliani, romano, che in questo momento è in Israele a combattere per il suo popolo. In tanti hanno avuto un brivido quando Mayer, in diretta ai microfoni Rai ha parlato della sua squadra del cuore: la Lazio, dicendo che era la cosa che più gli mancava dell’Italia e di Roma. Parole che hanno colpito e commosso una persona in particolare, il presidente Claudio Lotito che a Notizie.com parla quasi col cuore in mano: “L’ho visto e rivisto tante volte quel video, l’ho anche fatto vedere qui in Parlamento, certo che mi sono commosso, mi ha colpito, come può non colpirti un ragazzo così giovane che parte dall’Italia per andare a difendere la sua patria, Israele“…
Il presidente Lotito non si ferma, emozionato dal video che ritrae il soldato israeliano: “Non mi vergogno nel dire che mi sono emozionato, nel vedere quel giovane militare. Quando gli hanno chiesto se ha paura, lui dice di no col trasporto nel cuore, e tra le cose che gli mancano risponde che è la Lazio. Cos’altro si può aggiungere?”. Lotito poi spiega. “Il ragazzo è di religione ebraica, l’ennesima conferma delle menzogne tirate in ballo da qualcuno che dice che la Lazio è antisemita e anti-quello o quell’altro, li vorrei vedere adesso che dicono. Anzi la Lazio è portavoce dei diritti umani, del rispetto dell’essere umano, della propria integrità totale, morale, economica, razziale e di qualsiasi natura. E’ stato bellissimo e appena rientra lo invito e lo voglio vicino a me“.
Lotito è commosso, ma al tempo stesso contento e soddisfatto perché queste frasi del giovane soldato italo-israeliano fanno capire anche che il suo lavoro per far capire che la società biancoceleste non ha nulla a che fare con l’etichetta che gli viene messa addosso da anni, ovvero di essere riconosciuta nel mondo come una squadra che ha tifosi anti-semiti.
E Claudio Lotito a Notizie.com spiega: “Questa è un’ulteriore testimonianza assoluta, anche se non ce ne era bisogno, che la Lazio, oltre che dal suo presidente, nel proprio interno interno ha persone in gamba anche nelle istituzioni che coltivano determinati valori, come il presidente della Fondazione Shoah come consigliere d’amministrazione, il professor Gambino nominato nella commissione dei diritti umani a Strasburgo penso che più tutelati di così sui comportamenti per non parlare di tutto quello che è sempre stato fatto da noi e dalla gente“