Il ministro Schillaci in un’intervista a ‘La Stampa’ sulla sanità: “Vedo il bicchiere mezzo pieno. Ci sono anche i soldi per il rinnovo del contratto”.
Lunga intervista a La Stampa del ministro Schillaci all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra. Il titolare della Salute si è detto “decisamente soddisfatto rispetto a quanto fatto dal governo. Per precisione ci sono più di 3,3 miliardi. Questi si sommano ai 2,3 già programmati con la precedente. Questo significa che per il 2024 abbiamo messo sul piatto 5,6 miliardi“.
“Mai nessun governo, escluso il periodo pandemico, aveva fatto tanto – ha aggiunto Schillaci – ora abbiamo molti soldi in più e vanno spesi nel migliore dei modi. Dentro ci sono anche i fondi per il rinnovo del contratto per medici e infermieri. Sono 2,3 miliardi, quattro volte in più rispetto all’ultimo rinnovo contrattuale. Si tratta di un segno di attenzione molto importante“.
In questa intervista Schillaci ha ricordato che “la priorità resta l’abbattimento delle liste di attesa perché non rispettano il diritto di salute di tutti i cittadini. Per raggiungere l’obiettivo come governo abbiamo messo sul piatto 560 milioni in più rispetto ai fondi stanziati in passato e non sempre utilizzati in modo completo dalle regioni“.
Un passaggio su come il governo pensa di tagliare le liste di attese: “Per prima cosa bisogna pagare meglio il personale sanitario. Nel nuovo contratto in più potrebbe trovare spazio anche la detassazione dei premi di risultato, quando anche questi vanno verso la riduzione delle liste“.
Il ministro Schillaci ha sottolineato che in questo momento l’obiettivo deve essere quello “di aggredire l’enorme arretrato che comprende anche il privato. Per questo motivo abbiamo incrementato il tetto per l’acquisto delle sue prestazioni sino al 2026“.
“Dall’altro lato rifinanziamo i piani operativi regionali per ridurre al minimo i tempi di attesa – ha spiegato ancora il titolare della Salute – ad oggi il nostro compito deve essere quello di riequilibrare il sistema perché questo disordine viene pagato principalmente dai cittadini più deboli e questo è assolutamente inaccettabile“.