Nessun nome nuovo da parte di Fabrizio Corona, ma parte delle prove che riguardano Fagioli e Zaniolo. L’ex fotografo racconta tutta la verità su Rai 3.
A sorpresa Fabrizio Corona decide di non fare nomi, ma semplicemente portare alcune prove riguardanti le vicende Fagioli e Zaniolo. L’ex fotografo durante la trasmissione di Nunzia De Girolamo entra nei dettagli della sua inchiesta sulle scommesse senza però svelare ulteriori calciatori coinvolti in questa indagine.
Stando, comunque, alle parole di Corona l’inchiesta ben presto potrebbe allargarsi. L’ex fotografo, infatti, ha dichiarato che il 30% dei calciatori professionisti (e semi) è coinvolto in questo sistema. Vedremo nei prossimi giorni se farà altri nomi oppure aspetterà la fine dell’indagine che sta conducendo la Procura di Torino.
La lunga intervista di Corona è partita dal caso Fagioli. L’ex fotografo conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni sottolineando come il centrocampista è arrivato a scommettere un milione in tre mesi e, soprattutto, racconta che alcune persone “sono andate fuori dal ritiro della Juventus per riavere dei soldi. E’ il caso più drammatico di questa vicenda visto che un suo amico mi ha detto che scommetteva anche alle medie e al liceo”. In supporto della sua tesi un video con una presunta fonte, che sarebbe un ex compagno del classe 2001 ai tempi della Cremonese.
Poi si passa alle vicende di Tonali e, in particolare di Zaniolo. Corona racconta come gli inquirenti sono arrivati a loro due tramite le chat del telefono di Fagioli e, successivamente, viene mandato in onda un video con la famosa ‘fonte’ (lo zio dell’ex giocatore dell’Inter) che svela nei dettagli come funzionava il tutto.
Nella parte finale del suo intervento Corona ribadisce che Zalewski gioca da anni sottolineando che il calciatore della Roma “è amico di El Shaarawy, di Zaniolo e scommette sempre, sempre, sempre. La sua diffida? Sono molto amico della ragazza e sono certo che non mi arriverà mai. Io ho le prove che lui gioca“.
Un piccolo passaggio su Totti e su una inchiesta che è separata da questa: “In passato sono stati trovati bonifici sul conto di una persona fatti da Totti. La Procura ha sentito il giovane, il quale ha raccontato di averli ricevuti solo in prestito in un momento di difficoltà. Qui è diverso. Ma questo per dire che i calciatori non scommettono direttamente, ma lo fanno tramite altre persone“.