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Esteri

L’ex premier Barak: “Netanyahu pagherà tutto, ha lasciato Gaza ad Hamas”

Published by
Daniele Magliocchetti

L’ex premier d’Israele si sfoga e se la prende con l’attuale primo ministro. I due hanno combattuto insieme da soldati

Uno scontro tra titani. Mai amici, ma neanche così tanto nemici. Da una parte Ehud Barak, dall’altra Benjamin Netanyahu. Hanno combattuto insieme, soprattutto nell’unità speciale Sayeret Matkal, notissima per aver sgominato negli anni settanta e fino all’inizio degli anni ottanta, diverse cellule terroristiche palestinesi, ma la verità è che non si sono mai amati. Rispettati sì, ma mai amati del tutto. E quanto racconta Barak in una intervista al Cor Sera, ne è la dimostrazione. Si parte dal principio e da una missione che i due fecero insieme nel 1972 quando la famosa unità speciale cercò di liberare i 90 ostaggi del volo 571 da Bruxelles a Israele. Agli ordini di Ehud Barak quel giorno c’era anche l’attuale Premier Benjamin Netanyahu, che di quella missione cercò di prendersi i meriti, ma Barak l’ha sempre negato, “il suo unico ruolo quel giorno è stato rimanere sulla pista e soffiare in un fischietto…“.

Ehud Barka, l’ex Primo ministro d’Israele attacca Netanyahu (Ansa Notizie.com)

Sono giorni complicati, difficile e duri da digerire, soprattutto per chi come Barak ha sempre cercato di non alimentare Hamas anzi, tentando più volte di soffocarlo anche con missioni e repressioni durissime. Ma ora è tutto cambiato e l’ex Premier punta proprio il dito su Netanyahu. Per Barak, che ha 81 anni, l’ex soldato più decorato della Storia d’Israele, capo di Stato maggiore e ministro della Difesa fino a diventare premier battendo proprio Bibi in uno scontro diretto, cerca di restare calmo: “Questo è il momento dell’unità perché abbiamo subito l’assalto più devastante da quando è nata la nazione. Netanyahu ha perso la fiducia della gente e dei soldati, i suoi stanno già manovrando perché in futuro possa tentare di negare le responsabilità. Per lui arriverà il giorno del giudizio, molto prima di quanto si pensi“.

“È un fallimento senza precedenti a tutti i livelli”

Barak e Netanyahu quando fecero un confronto in diretta televisiva (Ansa Notizie.com)

Per Ehud Barak non ci sono dubbi, soprattutto da quanto è avvenuto sabato 7 ottobre: “È un fallimento senza precedenti a tutti i livelli. I vertici hanno coltivato per anni l’idea che Hamas potesse essere addomesticato. Netanyahu in particolare ha lasciato che il Qatar portasse milioni di dollari in contanti ai fondamentalisti. Sperava di tenerli buoni pagando tangenti e alla comunità internazionale ripeteva: vedete, come posso negoziare con Abu Mazen se controlla solo metà dei palestinesi? Intanto Hamas si rafforzava”

Nel 2008 e poi nel 2009, Barak decise di dividere la Striscia di Gaza in due parti, con i carrarmati posizionati da est fino al Mediterraneo, una delle incursioni di terra più massicce nei tanti scontri che ci sono stati con Hamas, anche e soprattutto in quel periodo. “L’idea era di dividere Gaza in diversi settori per poter operare con le truppe dall’interno. Avevo bisogno di fermare i lanci di razzi e allo stesso tempo convincere l’Egitto a intervenire, a sostituirci sul campo. Ma Omar Suleiman, allora capo dei servizi segreti, mi mise un braccio sulla spalla e sorrise: ce l’avete tolta nel 1967, adesso ve la tenete. In realtà, ci eravamo ritirati da quattro anni, così ho proposto ad Abu Mazen di aiutarlo a riconquistare il controllo che Hamas gli aveva tolto con le armi: per lui era impensabile — e lo capisco — tornare nella Striscia portato sui tank israeliani“.

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Daniele Magliocchetti