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Economia

Salario minimo, Pignedoli (M5S) a Notizie.com: “L’Italia deve adottare la direttiva Ue anche se supera l’80% della contrattazione”

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Giovanna Sorrentino

“Rinviare l’approvazione di un provvedimento che aumenta i salari dei lavoratori che prendono 5 – 6 euro l’ora è un atto deprecabile, che diventa disumano se questa decisione arriva da parlamentari che prendono lauti stipendi. La destra vuole solo perdere tempo”.

Così, Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, dopo il voto favorevole della Camera per il ritorno in Commissione del testo della proposta di legge sul salario minimo legale.

Salario minimo, Pignedoli (M5S) a Notizie.com: “La destra vuole solo perdere tempo” notizie.com

Oggi, mercoledì 18 ottobre, i deputati erano chiamati a votare o gli emendamenti e gli articoli oppure il rinvio in Commissione come richiesto dalla maggioranza. Con 21 voti di scarto hanno deciso di prendersi ulteriore tempo per studiare il documento approvato dal Cnel. In Aula si è consumata un’accesa discussione tra i partiti.

Pignedoli: “Gli italiani sono buoni, ma non stupidi”

La verità è che non vogliono approvare la legge sul salario minimo perché difendono chi sfrutta con contratti da fame milioni di persone. Non dimentico le parole della ministra Daniela Santanché che lamentava il fatto che in Italia non si trovavano camerieri. Basta offrire salari decenti e contratti dignitosi e si trovano tutte le tipologie di lavoro. Gli italiani sono brava gente, non sono stupidi“, aggiunge Pignedoli.

Salario minimo, Pignedoli (M5S) a Notizie.com: “L’Italia deve adottare la direttiva Ue anche se supera l’80% della contrattazione” (Ansa Foto) – notizie.com

L’incontro con il commissario europeo Nicola Schmit

L’eurodeputata ha partecipato a un incontro al Parlamento europeo di Strasburgo con il commissario europeo Nicolas Schmit: “Ci ha assicurato che la direttiva Ue sul salario minimo dovrà essere adottata dall’Italia anche se viene superata la soglia dell’80% della copertura della contrattazione collettiva”. 

Ma quali sono le regole? “La direttiva europea indica due strade per contrastare il fenomeno dei lavoratori poveri: l’adozione del salario minimo oppure il livello della contrattazione collettiva che deve essere superiore all’80%. In entrambi i casi però l’esito è quello di arrivare a salari dignitosi. Il governo dovrà presentare un piano d’azione all’Europa contenente tutte le tabelle sui livelli dei salari in Italia, se i minimi tabellari non saranno dignitosi e quindi saranno paghe da fame allora questo significherebbe che la direttiva non è stata applicata correttamente. Come ha ricordato il presidente Giuseppe Conte si potrebbero aprire contenziosi legali. Con la direttiva infatti, c’è una base legale per fare ricorso e vincere. La destra è pronta a ricevere degli schiaffoni e delle sconfitte in tribunale?“.

Giuseppe Conte (Ansa Foto) – notizie.com

“La contrattazione nazionale ha fallito”

Nelle prossime settimane la Commissione alla Camera studierà il documento approvato a maggioranza relativa dal Cnel nei giorni scorsi:”Il Cnel e la maggioranza di destra utilizzano la scusa dell’alta contrattazione collettiva in Italia per non approvare il salario minimo, ma purtroppo la contrattazione collettiva ha fallito ed è parte del problema. Lo dimostra il fatto che ci sono ancora oltre 3,6 milioni di lavoratori con stipendi da fame. Nell’incontro che abbiamo avuto con il Commissario Schmit abbiamo spiegato la situazione tutta italiana dove i contratti pirata e quelli scaduti la fanno da padrone e non possono essere conteggiati nel calcolo della contrattazione collettiva. L’inflazione alle stelle, il caro mutui, il boom delle bollette energetiche e del gas, la Meloni lo sa che le famiglie non arrivano alla fine del mese?”. 

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Giovanna Sorrentino