Sono giorni frenetici per l’ex giocatore rossonero che a breve saprà il suo destino se potrà patteggiare oppure no
In pressing Sandro Tonali e i suoi legali. Il giocatore corre veloce adesso e vorrebbe sistemare tutto sia con la Procura di Torino che con quella sportiva. Vorrebbe fare lo stesso percorso dell’amico e compagno di scommesse Nicolò Fagioli, anche se la sua situazione è diversa. Primo perché è esperto ed è colui che ha fatto entrare lo juventino nel giro, secondo perché avrebbe scommesso anche sulla sua squadra e questa è un aggravante. Si vedrà. Nel senso che l’iter che ha avviato il bianconero potrebbe essere lo stesso che avrà Tonali ma con una squalifica peggiore e assai più lunga.
Ma Tonali si muove su un terreno d’argilla, assai delicato e fragile. Già perché, nonostante il suo attuale club, il Newcastle, ha garantito che si occuperà del suo “ragazzo“, allo stesso tempo ci vuole vedere chiaro e capire cosa è realmente successo l’estate scorsa, quando ha acquistato il giocatore dal Milan per quasi 80 milioni. Non una cifra piccola. Agli inglesi non tornano tanto i conti e stanno indagando sulla possibilità che la società rossonera sapesse del “vizietto” del calciatore. E se fosse così, ci sarebbero tutti gli estremi per rivolgersi ad un tribunale e chiedere i danni.
Tonali in Procura a Torino davanti alla Pm Pedrotta e agli uomini di Chiné della procura sportiva ha vuotato il sacco. Ha raccontato come è nato tutto, della sua malattia per il gioco e avrebbe anche ammesso di aver giocato su alcune gare della serie A, incluso il Milan, anche se lui non era in campo, né in panchina. Ora i magistrati stanno facendo tutte le verifiche del caso, con incroci e monitorando il telefonino del giocatore negli ultimi due anni e forse di più. Vogliono capire l’intero giro, perché di questo si tratta, e anche verificare se Tonali ha detto tutto quello che c’era da dire.
In Figc, Sandro Tonali andrà di nuovo, per essere ascoltato ancora, ma anche per verificare se ci sono le possibilità di andare verso il patteggiamento come per Fagioli. Una vicenda che il Newcastle seguirà passo dopo passo. Anzi, dall’Inghilterra si sostiene che gli uomini del Fondo Pif, i proprietari della squadra inglese, avrebbero già sguinzagliato alcuni investigatori per andare a fondo alla vicenda. Si sussurra che sarebbero stati contattati gli ex dirigenti Maldini e Massara per sapere se loro erano a conoscenza di qualcosa. Ormai è chiaro che gli inglesi vogliono sapere se il Milan sapeva quello che faceva Tonali. E al Newcastle, anzi agli arabi, i mezzi per sapere determinate cose non mancano. Sembra quasi un gioco di spie, ma è tutto tranne che un gioco. In ballo ci sono tanti milioni che il Newcastle, nonostante ne abbia tanti, non ha comunque voglia di buttarsi dalla finestra e regalarli. Saranno mesi roventi. Per Tonali, ma anche per il Milan, c’è da giurarci.