Guerra in Israele, Tajani sicuro: “La direzione può essere una sola”

Antonio Tajani in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ sulla guerra in Israele: “L’Italia sta svolgendo un ruolo da protagonista. Stiamo parlando con tutti”.

La guerra in Israele prosegue senza sosta e per il momento non sembrano essere spiragli per un cessate il fuoco. “Non possiamo fare previsioni, è troppo presto – ammette Tajani in un’intervista al Corriere della Sera – ma, allo stesso tempo, dobbiamo ammettere che Israele ha preparato tutto per entrare a Gaza e colpire i terroristi di Hamas. La mia speranza è che si possa arrivare il prima possibile ad iniziare un negoziato“.

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Il ministro Tajani intervistato da ‘Corriere della Sera’ – Notizie.com – © Ansa

E per il titolare della Farnesina la direzione da percorrere resta una sola: “Bisogna trovare una soluzione che rispetti la sicurezza e le aspirazione dei due popoli. Molti dicono che per i palestinesi è praticamene impossibile trovare una soluzione. Ma io non ci voglio credere. Anzi per me Israele per neutralizzare Hamas deve dare una chance alla Palestina“.

Tajani: “Ecco il lavoro che sta svolgendo l’Italia”

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Tajani parla del ruolo dell’Italia in questa guerra – Notizie.com – © Ansa

Tajani si sofferma anche sul ruolo che l’Italia sta avendo in questa guerra: “E’ sicuramente centrale. Stiamo parlando con tutti per cercare di trovare una soluzione. E i Paesi arabi ci stanno rispondendo tutti allo stesso modo: va scongiurata una nuova guerra“.

Il ministro degli Esteri ricorda anche che “la questione palestinese rimane centrale nel Mediterraneo. Ma prima si devono costruire le condizioni perché Israele non possa temere per il futuro. Solo dopo si potrà iniziare a guardare con fiducia ad un periodo di pace tra i due popoli“.

“Ecco il vero interrogativo”

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Il pensiero di Tajani sul futuro di Gaza – Notizie.com – © Ansa

Tajani conferma che in questo momento si è impegnati a cercare di scongiurare una nuova impennata della guerra in Israele, ma c’è un interrogativo che nessuno ad oggi riesce a dare una risposta: chi governerà Gaza dopo il conflitto? “Anche senza azioni militari quella zona è un incubo – sottolinea il titolare della Farnesina – bisogna unirci e rispondere a questa emergenza nel migliore dei modi e non come abbiamo fatto in passato“.

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